Il Pres. Caporale: “Abbiamo bisogno delle forze di tutti. Nessuno escluso. Dove sono le altre associazioni animaliste”?
Il VicePres. Cirillo: “NO ai cani trattati come pacchi postali”
Roma, 18 Novembre – Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – impedisce l’ingresso a chi gestisce laboratori di vivisezione e canili: No a Mapia! Oggi due cani, fino ad ora accuditi e gestiti nel canile comunale Muratella, dovevano essere trasferiti nel rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo. Così era stato deciso, per il loro futuro, dal Dipartimento Ambiente del Comune di Roma nonostante il canile in questione sia privo di degenza, di medicheria, di accoglienza al pubblico, di un sistema di adozioni, terapisti, e di educatori. Senza contare che, a lavare le gabbie e a dare da mangiare agli animali, pensano gli encomiabili operatori de L’Impronta comprando il cibo a spese dell’Associazione.
Il furgone che li trasportava ha trovato ad attenderlo un muro umano: cittadini e volontari dell’Associazione Animalisti Italiani hanno impedito l’ingresso e dopo alcuni tentativi per entrare, i due cani sono stati riportati a Muratella.
“Questo è il risultato – dichiara Pierpaolo Cirillo, vicepresidente di Animalisti Italiani- della politica scellerata del Comune di Roma e delle conseguenze della scriteriata e incompetente attivita della giunta Marino! Ma come si puo’ trattare gli animali come fossero dei pacchi postali da spostare senza alcun criterio da un luogo ad un altro?
Come si puo’ considerare il rifugio Ponte Marconi un canile che puo’ accogliere animali”?
“Salvare i cani dei canili pubblici di Roma e sottrarli a chi gestisce un lager a Bari e i laboratori di vivisezione dell’Università di Bari – dichiara il Pres. Animalisti Italiani Walter Caporale – dovrebbe essere una priorità assoluta per tutti, in queste settimane! Altrimenti chi siamo, cosa siamo se non ci rendiamo conto della gravità di quello che sta accadendo a Roma contro i cani dei canili pubblici? Io ringrazio i nostri tanti volontari e poi in particolare Loredana Cannata e Pierpaolo Cirillo che, come VicePresidente degli Animalisti Italiani Onlus, ha capito che questa Battaglia è centrale e sta dando l’anima per non mollare: fiero di essere il Presidente di un’associazione come Animalisti Italiani Onlus. Sarebbe bello essere grandi e forti e avere i mezzi per fare queste battaglie tutti i giorni su tutti i fronti: dovremmo essere centinaia, ma molti non capiscono quanto sia importante Essere Volontari. E Osare. E rischiare: per gli animali. Le decine di altre Associazioni animaliste romane, dalle grandi e ricche a quelle piccole, dalle moderate alle dure e pure, dove sono?”
“Grande Loredana Cannata – evidenzia il Presidente Caporale – in prima linea per loro, gli ultimi tra gli ultimi, con gli Animalisti Italiani Onlus. Noi osiamo: senza paura di denunce o processi. Per gli animali. Sempre! Gli Animalisti Italiani Onlus sono nati per questo: i nostri Padri e punti di riferimento sono la non violenza attiva di Gandhi, di Martin Luther King, di Nelson Mandela. Ribellarsi è giusto”.
L’imprenditore MAPIA di Bari, vincitore della gara di Ferragosto fotocopia di quella sospesa in autotutela a dicembre 2014 in quando inquinata da Mafia Capitale, non ha preso possesso della struttura, non ha esercitato la clausola di salvaguardia prevista dalla gara con il risultato che personale professionalizzato ha perso il posto di lavoro, i cani sono accuditi su base volontaria dal personale e dai volontari delle due associazioni che sono state presenti per anni all’interno della struttura.
“Invece di preoccuparsi di mettere a norma il canile, di riaprire la medicheria, la degenza per i cani, di dare continuità al lavoro di adozioni e di accoglienza al pubblico svolto egregiamente per anni dal personale presente, di pretendere la presenza di terapisti e di educatori – conclude Cirillo – l’Ufficio ‘Malessere’ degli Animali del Comune di Roma ordina il trasferimento di cani che sono costretti a lasciare il benessere e la qualità dei servizi che ricevono a Muratella per entrare in un canile che è ormai l’ombra di cio’ che era fino a poco tempo fa.
Animalisti e cittadini continueranno a presidiare, come fanno ormai dal 1 ottobre 2015, la struttura comunale chiedendo a gran voce che non si abbassi il livello del benessere di animali che hanno già sofferto tanto con l’abbandono subìto e che per 20 anni hanno avuto proprio nei canili comunali di Roma un punto di riscatto e di rinascita (30.000 le adozioni andate a buon fine dal 1994)”.
Chiunque volesse aiutarci ad aiutare i cani romani può contattarci in associazione o mandarci una mail a ufficiostampa@animalisti.it per lasciare i propri dati ed essere ricontattato.
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