Animalisti Italiani esprime il proprio sgomento per la tragica morte di Kira, una cagnolina simil pitbull che, dopo essere stata sequestrata per maltrattamenti, è stata trovata senza vita nel suo box al Canile Rifugio della Muratella a Roma, nella zona B, a causa di un’aggressione da parte del suo compagno di box, un american staffordshire terrier. Il fatto è avvenuto il 27 marzo, quando Kira è stata sbranata dal cane con cui condivideva la gabbia.
Kira era arrivata al canile il 5 marzo in condizioni estremamente critiche, visibilmente sottopeso e traumatizzata. Nonostante il cane maschio con cui è stata accoppiata avesse già mostrato segni di aggressività, non sono state adottate le necessarie misure di sicurezza per separare i due animali, come invece indicato dalla situazione e dalle precedenti segnalazioni. Inoltre, i due cani erano stati segnalati come particolarmente a rischio durante i pasti, eppure sono stati lasciati insieme, senza che venissero adottate le misure fondamentali per evitare incidenti. Nella scheda redatta in canile era, infatti, indicato che i cani dovevano essere alimentati con tre pasti separati per evitare conflitti durante il momento del cibo, dato che entrambi avevano mostrato segni di aggressività quando alimentati insieme.
Marco Gavotti, Vice Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, ha dichiarato:
“Questo episodio rappresenta una grave negligenza nella gestione del rifugio Muratella. La morte di Kira è un chiaro esempio di come la mancanza di precauzioni adeguate e la cattiva gestione possano portare a tragedie evitabili. È inaccettabile che due cani, entrambi già segnalati per maltrattamenti, già debilitati e con note precise sulla necessità di essere separati durante i pasti, siano stati lasciati insieme senza alcuna protezione. Questo è un errore che non possiamo permettere che passi inosservato.”
Catia Piscitelli, referente locale di Animalisti Italiani per la sede di Roma, ha aggiunto:
“Oggi, per noi volontari che ci occupiamo da sempre dei canili comunali di Roma, è un giorno di lutto. Kira ha pagato con la vita una gestione scorretta e una totale mancanza di responsabilità. L’inadeguatezza della struttura è la causa di questa tragedia. Non possiamo rimanere in silenzio: chiediamo una revisione immediata delle pratiche di gestione dei cani sequestrati e l’adozione di misure di sicurezza più rigide per prevenire simili episodi. Kira non doveva morire così.”
L’incidente evidenzia ancora una volta le gravi carenze nella gestione del canile della Muratella. Kira, insieme al suo compagno di box, non doveva essere lasciata senza un’adeguata sorveglianza, in particolare durante i pasti, come era stato raccomandato. La sua morte dimostra come una gestione approssimativa, che non tiene conto delle necessità specifiche dei singoli animali, possa avere conseguenze fatali.
Riportiamo il commento di una volontaria che aveva seguito Kira e gli altri cani prima del loro ingresso in canile:
“Erano seguiti da me, avevo insistito perché fossero separati, ma purtroppo non sono stata ascoltata. Sapevo che litigavano per il cibo e, probabilmente, qualcuno ha dato loro un biscottino che ha scatenato la reazione aggressiva del maschio. Se solo avessi potuto insistere di più… Purtroppo, Kira non doveva trovarsi in quella situazione.”
L’Associazione Animalisti Italiani ha inviato una richiesta formale di spiegazioni al Dipartimento Ambiente del Comune di Roma, chiedendo chiarezza su come sia stato possibile che due cani segnalati per maltrattamenti, già debilitati e con la necessità di essere separati durante i pasti, siano stati lasciati insieme senza le dovute precauzioni. È fondamentale che venga fatta luce su questa vicenda e che vengano assunti provvedimenti per garantire che episodi simili non si ripetano.