ANIMALISTI ITALIANI AMMESSA COME PARTE CIVILE
Caporale: “Grande soddisfazione per la decisione del giudice nell’ambito del primo processo in Italia ad un vivisettore”
Lanciano (Ch), 13 gennaio 2015 – Animalisti Italiani Onlus –www.animalisti.it – ammessa come parte civile nel processo contro Tommaso Pagliani, l’ex Direttore dell’istituto di ricerca Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Ch), accusato di aver barbaramente ucciso con il gas 750 cavie a causa dei gravi problemi economici in cui versava l’Ente. Questa la decisione del tribunale di Lanciano (Chieti) nel corso dell’Udienza del 12 Gennaio 2016.
Così facendo Pagliani ha violato l’Articolo 544 bis del Codice penale, che recita “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.
Animalisti Italiani Onlus denunciò per prima il fatto facendo da apri pista a tutte le altre Associazioni animaliste. Così il Presidente Walter Caporale: “Grande soddisfazione e vittoria per la nostra ammissione a parte civile nel primo processo in Italia ai danni di un vivisettore. Quando venni a sapere delle intenzioni del Mario Negri Sud – racconta Caporale facendo un passo indietro nell’evoluzione dei fatti – scrissi immediatamente al Direttore del Centro, comunicandogli la disponibilità immediata dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus a farsi carico della salvezza delle cavie e del loro trasferimento, per evitare la loro uccisione. All’epoca ero anche Consigliere Regionale abruzzese ed avevo il diritto e l’autorità di entrare nell’Istituto per verificare le condizioni degli animali e degli stabulari, visto che la mia Regione ha purtroppo per anni e anni stanziato centinaia di migliaia di euro di finanziamenti ai torturatori di animali, sempre pronti a pubblicare dossier e ricerche sui fantomatici risultati delle loro fondamentali ricerche sugli animali”.
Ma Pagliani fece orecchie da mercante e, di tutta risposta, reagì in questo modo: “al mio arrivo – conclude il racconto il Presidente di Animalisti Italiani Onlus – chiese ai Carabinieri di bloccarmi l’ingresso all’Istituto di torture, impedendomi l’accesso con ben due gazzelle e rifiutandosi di farmi entrare nonostante io in quel momento fossi un Rappresentante della Regione”.
Così il legale che sta seguendo il processo per conto di Animalisti Italiani, Michele Pezone: “L’essere stati ammessi come parte civile è un ottimo risultato. Personalmente mi ha anche meravigliato il reale interesse con cui il giudice ha seguito la vicenda. Fino a qualche anno fa molto probabilmente sarebbe stato impossibile discutere della soppressione di cavie da laboratorio, oggi qualcosa è cambiato. La vicenda della Fondazione Mario Negri Sud denota un’evoluzione di coscienza e una crescita di maggior sensibilità, confermata dall’interesse dei Media e della Magistratura”.
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