Dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani Onlus: “Avevamo esultato per l’apertura del Governo, lo scorso maggio, allo stop dello sfruttamento degli animali nei circhi. Era stata, infatti, definitivamente approvata dalla Camera la nuova legge delega in materia di spettacolo, a cui doveva però seguire, entro il 18 maggio 2023, un Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura per la messa al bando graduale degli animali dalle obsolete esibizioni circensi. Il divieto, oggi, slitta per l’ennesima volta. Il Senato con l’approvazione della conversione del Disegno di Legge “Milleproroghe” ha spostato al 18 agosto 2024 il termine temporale. Oltre 1 anno di attesa per i poveri animali usati come oggetti ed esposti al pubblico ludibrio in contesti che non sono conformi alle loro esigenze etologiche, al loro habitat naturale. Se questa non è tortura, come la definireste? Noi amiamo il circo, ma senza animali. Non è divertente vedere orsi in gonnellino che ballano e scimmie truccate, animali in cattività per un malsano divertimento”.
L’ass.ne Animalisti Italiani apre ogni nuovo anno proprio con una manifestazione di protesta davanti ad un diverso circo con animali, per tenere alta la soglia d’attenzione sull’annoso problema dello sfruttamento degli animali.
Esiste indubbiamente un’antica tradizione circense che nel tempo però ha sperimentato nuovi modi per intrattenere il pubblico senza infliggere sofferenze agli animali. Si pensi al famoso Cirque du Soleil e al suo successo mondiale. I circhi in cui vengono ridicolizzati e usati leoni, tigri, scimmiette, cammelli, giraffe, cavalli e tante altre specie animali sono obsoleti. A conferma anche i dati del report EURISPES che mostra come il 71,4% degli italiani sia contrario all’uso degli animali nei circhi.
Lo scorso anno anche a livello normativo si stava iniziando, dopo anni di silenzio, a cambiare l’assetto circense. Chiediamo a gran voce al Ministro della Cultura Sangiuliano di non consentire lo slittamento dei tempi legislativi, non si attenda il termine ultimo e si anticipi il cambiamento di legge effettivo, portando al più presto possibile in Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo attuativo della Legge delega sullo spettacolo 106 del 2022, restituendo
dignità e libertà agli animali schiavi da sempre di uno pseudo-spettacolo per nulla divertente.