Siamo lieti di informarvi che Animalisti Italiani parteciperà il 29 marzo 2020, al CORTEO NAZIONALE RIFORMA CODICE CIVILE. Testimonial d’eccezione della manifestazione è Edoardo Stoppa. Ci incontreremo alle ore 15.00 davanti al Palazzo di Giustizia (L.go Biagi) – MILANO.
Supporteremo la Task Force Animalista per il consueto appuntamento in difesa dei diritti degli animali, insieme all’Associazione C.A.T.E.R.I.NA e Parma Etica. In sinergia con queste ed altre associazioni animaliste, da più di due anni ci battiamo per chiedere al legislatore di riformare la disciplina del libro terzo del codice civile intitolato “della proprietà” in cui gli animali sono equiparati a “beni mobili”, ad oggetti e non a soggetti quali sono. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare al 5’ corteo che si terrà a Milano il 29 Marzo 2020 con partenza da Palazzo di Giustizia (L.go Biagi) alle ore 15.00.
Vogliamo spiegarvi perché partecipare all’evento è un dovere.
Il nostro codice civile è fermo al 1942, bisogna smuovere le coscienze chiedendo tutti insieme una riforma etica al fine di proteggere animali, ambiente e lo stesso essere umano, tutelandone l’ecosistema. Allevamenti intensivi, causa primaria dell’inquinamento, andrebbero piano piano scomparendo così come la caccia, gli animali da pelliccia verrebbero liberati e i circhi dovrebbero rinunciare allo sfruttamento e alla detenzione di animali. La ricerca scientifica sarebbe obbligata a sostituire definitivamente la sperimentazione animale con metodi alternativi.
Per gli animali d’affezione richiediamo inoltre la soggettività giuridica il che prevederebbe che anche il penale dovrebbe adeguarsi dando pene certe e severe a chi li maltratta o uccide. Spese veterinarie mutuabili e aggiunta di un codice fiscale ai nostri animali domestici incentivandone le adozioni svuotando così canili e gattili.
Tutto ciò che abbiamo fatto fino ad adesso manifestando nelle piazze di Milano e di tutta Italia, grazie anche al supporto di altre Associazioni, non è passato inosservato e inascoltato: ha prodotto degli sviluppi normativi. In Parlamento sono stati presentati diversi Disegni di legge che riguardano la tutela degli animali come il disegno di legge S 298 presentato al Senato della Repubblica Italiana e il disegno di legge AC 847 presentato alla Camera dei Deputati. Questi disegni di legge hanno individuato il concetto di “animale familiare”, categoria che comprende l’animale da compagnia tenuto per scopi non alimentari. Inclusi dunque gli animali da cortile quali bovini, equini, caprini, suini, conigli che possono rientrare negli animali da compagnia con una semplice dichiarazione al sindaco della propria città e al servizio veterinario competente del proprio territorio impegnandosi espressamente a non commercializzarli, a non cederli a titolo oneroso e a non macellarli.
Questo nuovo concetto di animale familiare è il presupposto che vede la modifica del codice civile non più solo per il libro terzo, quello della “proprietà”, ma per il libro primo che riguarda le “persone e la famiglia”. Nel libro primo del Codice Civile è prevista l’introduzione di un titolo nuovo, il 14 bis, con una serie di norme dagli articoli 455 bis a 455 undecies che prevedono il riconoscimento degli animali come esseri senzienti. Viene stabilito, ad esempio, che nel caso di separazione tra coniugi, l’animale venga affidato al coniuge più idoneo a garantire il suo benessere psico-fisico, prescindendo dalla proprietà e quindi, dalla registrazione all’anagrafe canina. Nel caso di morte del proprietario dell’animale, invece, graverà sugli eredi o sui legatari il dovere di prendersene cura. È previsto inoltre che l’animale familiare possa accedere in tutti i luoghi pubblici, aperti al pubblico e trasporti senza limitazioni. Sono previsti inoltre una serie di obblighi. Nel caso in cui venga trovato un animale vagante per strada o ferito l’obbligo di avvertire le autorità o prestare soccorso. Per gli animali in servizio c/o le forze di polizia è previsto che nel momento stesso in cui l’animale cessa il servizio debba essere immediatamente ceduto a chi ne fa richiesta e a chi ne può garantire il benessere. Gli stessi disegni di legge prevedono anche la modifica dell’art. 54 c.p., che contempla la causa di giustificazione dello stato di necessità, estendendola anche ai fatti commessi per salvare un animale dal pericolo attuale di morte o di lesione grave, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo e fatta salva la legislazione speciale. Questi ed altri disegni di legge a tutela degli animali sono attualmente fermi in Parlamento, ormai da troppo tempo rischiando di essere dimenticati.
Il nostro dovere di Associazioni, cittadini e media è quello di sollecitare il legislatore affinché si decida ad approvarli riformando il codice civile in chiave animalista dopo 78 anni. Gli animali non hanno colore politico quindi invitiamo tutti i partiti ad unirsi e a condividere approvando questi disegni di legge e relative riforme per un nuovo Codice Civile ed etico.
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