Oggi, con il voto finale dell’Aula della Camera, il divieto ai test sugli animali per studi su dipendenze da alcol, fumo e droghe è slittato ancora.
È stata confermata la proroga di un anno ulteriore, il che significa che la giusta pretesa di ottenere cure utili, etiche e sicure per la vita di ogni essere senziente non è stata ascoltata.
Noi continueremo a batterci affinché si investa su metodologie alternative di ricerca in questo settore, metodologie che non siano invasive e tutelino la vita di tutti, animali e umani.
Il Ministero della Salute deve rispettare quanto già approvato e dare la possibilità alla ricerca italiana di compiere passi in avanti, sia nel campo delle sostanze d’abuso e nella ricerca a fronte della crisi sanitaria mondiale attuale.
Chiediamo che nel corso del 2021-2022 si prenda spunto dalla Regione Emilia Romagna, che già promuove bandi a sostegno delle ricerche con modelli alternativi che il Ministero della Salute potrebbe usare a livello nazionale.
Imbarazzante anche il tweet della ex Ministro Beatrice Lorenzin, prontamente rimosso dal suo account ufficiale in cui esultava erroneamente per l’approvazione di un suo emendamento (sbagliando, in quanto non firmataria) in favore della proroga di 3 anni dei divieti dei test per sostanze d’abuso su animali. La Lorenzin marcava la necessità del modello animale, in contrasto con quanto aveva invece sostenuto al Tavolo tecnico sui metodi alternativi al Ministero proprio quando era ministro della Salute.
E’ evidente come sia forte la contrapposizione sul tema.
Il divieto di questo tipo di test sugli animali è slittato già per 7 anni.
Adesso prosegue ancora per 12 mesi: chiediamo che venga annullata la proroga, perché questa decisione non ha solide basi scientifiche.