Con la Messa presieduta dal Papa nella Basilica Vaticana, domenica 6 ottobre si è aperto il Sinodo per l’Amazzonia ovvero è stata inaugurata l’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi che si concluderà il 27 ottobre. Tema dei lavori: “Amazzonia: Nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”.
Gli argomenti cardine sono dunque annuncio del Vangelo, rispetto delle culture locali e tutela del Creato. In merito, il rispetto dell’ambiente, degli esseri viventi animali e la cura della “Casa Comune” ossia del pianeta Terra sono soltanto alcuni dei temi trattati in questi giorni in Vaticano.
Oggi, per la prima volta in assoluto nella storia della Chiesa, Mons. Karel Choennie durante il Sinodo dell’Amazzonia, ha puntato il dito sulla responsabilità delle scelte alimentari. Si tratta del Vescovo del Suriname, territorio ricoperto per circa l’80% da una foresta pluviale incontaminata che possiede una notevole quantità di ricchezze naturali in termini di biodiversità, risorse di acqua dolce e patrimonio culturale.
Il Vescovo Choennie ha affermato: “Le foreste scompaiono perché Occidente, Cina e Europa vogliono continuare a mangiare carne. Se la deforestazione, in Amazzonia, aumenterà anche solo del 5%, avrà un effetto disastroso e irreversibile”.
Animalisti Italiani sostiene da sempre la necessità urgente di cambiamento negli stili di vita della società: abolire il consumo di prodotti animali non è solo una scelta etica rispettosa della vita, ma è anche salutare e favorisce un’economia solidale.
La terra può fornire abbastanza per le necessità di tutti, ma non per l’avidità di ognuno.