“Il Piano faunistico-venatorio regionale 2018-2023 prevede che il proprietario o il conduttore possa richiedere il divieto di esercizio dell’attività venatoria nel proprio fondo agricolo senza l’obbligo di recinzione. Per vedere assicurato il proprio diritto alla proprietà privata occorre presentare una richiesta scritta alla Regione Emilia Romagna, scaricando l’apposito modulo dal sito della Regione entro 30 giorni dalla pubblicazione sul BUR. Ricordiamo che il termine ultimo di accettazione delle domanda è il 14/12/2018”. Così in una nota Antonio Salvarani, responsabile locale Reggio Emilia di Animalisti Italiani onlus. “Finalmente viene premiato il coraggio di respingere da casa propria chi entra per uccidere. È inaccettabile che un passatempo praticato da una minoranza di persone neghi la possibilità di godersi il proprio giardino e la campagna a causa della stagione venatoria. Nell’attesa di arrivare all’abolizione della caccia occorre lavorare a una regolamentazione ferrea che limiti i troppi diritti concessi a una lobby che oltretutto mette a repentaglio l’incolumità dei cittadini. Nell’esercizio venatorio anche gli animali domestici diventano facile bersaglio dei cacciatori. Una indecenza contraria alla morale. Uno sport non può e non deve comportare la morte di esseri viventi”. Conclude Salvarani: “ci auguriamo che molte persone vengano portate a conoscenza di questa grande opportunità destinata alla protezione della fauna selvatica. È una occasione unica che avrà una durata di 5 anni. Rinnoviamo il nostro invito al Presidente Stefano Bonaccini di recepire l’appello del Ministro Sergio Costa sulla cancellazione della domenica dal calendario venatorio per evitare altre tragedie annunciate. Nel corso delle ultime 11 stagioni venatorie si sono contati 217 morti, di cui 14 bambini, e 804 feriti”.