Vittoria di Animalisti Italiani Onlus, Eital, Lega del Cane, Ass. Zoofila Nocerina e Veganch’io Cavese
Quando l’unione fa la forza: ora la richiesta di accesso agli atti per verificare tutte le responsabilità
Sarno (SA), 22 Settembre 2015 – Finalmente chiusi i cancelli del canile lager di Sarno. Dopo 5 mesi di odissea oggi sono usciti da quell’inferno, sulla carta denominato Canile di San Vito, gli ultimi cani. Questa vittoria è stata possibile grazie all’intervento dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, www.animalisti.it, dell’EITAL (Ente Italiano per la tutela degli animali e della legalità), della Lega del Cane, l’Associazione Zoofila Nocerina e Veganch’io cavese,
Così riferiscono i volontari della sede locale di Animalisti Italiani Onlus: “Gli ultimi ad uscire sono stati gli 8 cani del Comune di Ravello poi, grazie al pressing sui Sindaci, siamo riusciti a far spostare i cani del Comune di Roccadaspide (54 ufficialmente), uno di San Marzano e 4 del Comune di San Valentino Torio. Gli 8 cani del Comune di Ravello sono terrorizzati, scheletrici e, a causa delle musocse gialle, non si esclude possano avere la leptospirosi e la lesmaniosi. Tuttavia – specificano – stiamo attendendo l’esito delle analisi”.
“Nei prossimi giorni – spiegano ancora i volontari di Animalisti Italiani Onlus – procederemo con le verifiche dello stato di salute degli animali presso le strutture in cui sono stati trasferiti, e siamo pronti a richiedere l’accesso agli atti presso tutti i Comuni convenzionati con il canile di S. Vito al fine di far emergere tutte le responsabilità del caso imputabili ai Sindaci”.
Ricordiamo che nello stesso canile sono stati rinvenuti cuccioli morti, cani carbonizzati e animali fortemente denutriti, mantenuti a pane raffermo e spesso senz’acqua. Questo l’amaro resoconto dell’On. Paolo Bernini dopo un blitz nella struttura nell’aprile scorso: “Gravissime, inaccettabili ed evidenti condizioni di maltrattamento e di detenzione dei cani che anche le forze dell’ordine e il veterinario Asl, convocato immediatamente, hanno potuto constatare. Abbiamo denunciato il gestore della struttura convenzionata con i Comuni della zona e abbiamo richiesto l’immediato sequestro. Cio’ che appare come sempre sconcertante è che servano i blitz come il nostro per far emergere i gravi reati che si commettono quotidianamente sulla pelle degli animali”.
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