CAPORALE, ANIMALISTI ITALIANI ONLUS: “GLI ITALIANI NON TOLLERANO PIU’ QUESTO SFRUTTAMENTO FINANZIATO DA SOLDI PUBBLICI”
Roma, 11 gennaio 2015 – Ogni anno in Italia migliaia di animali esotici, selvatici e domestici vengono sfruttati e maltrattati per eseguire spettacoli ed esercizi contro la loro natura, a dispetto del 65% degli italiani (Fonte: Eurispes, febbraio 2014) che non vuole più che nei circhi vengano utilizzati gli animali.
Per tenere alta l’attenzione su questa barbarie l’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – e Irriducibili Toscani, con la partecipazione di OIPA, AVCPP, AnimAnimale e Istinto Animale, Fronte Animalista e Pae con oltre 150 manifestanti hanno presidiato questo pomeriggio l’ingresso del Circo Lidia Togni, che ospitava anche gli Artisti del Circo di Mosca, per rappresentare cosa succede davvero all’interno dei circhi quando le luci dei riflettori si spengono. Alcuni volontari degli Animalisti Italiani Onlus hanno messo in scena lo sfruttamento degli animali che si esibiscono nei circhi: travestiti da leoni, tigri ed elefanti sono stati frustati, pungolati, malmenati e rinchiusi all’interno di piccole gabbie.
Durante la manifestazione gli uomini della sicurezza del circo hanno impedito a una troupe della Rai di entrare all’interno del tendone per effettuare delle riprese, mentre diverse famiglie hanno deciso di andare via dopo aver visto i filmati proiettati dagli animalisti all’esterno.
“Vogliamo che i nostri legislatori recepiscano che gli italiani non tollerano più la sofferenza degli animali per spettacoli che vanno contro la loro natura, come testimoniato dai dati di affluenza ai circhi sempre più in calo” – dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus – “Per discutere di questo e di altre questioni legate alla salute degli animali abbiamo già inviato tre lettere al Premier Renzi e continueremo a farlo ogni settimana fin quando non avremo ottenuto risposta. Se i tendoni dei circhi possono stare in piedi lo si deve unicamente ai 5 milioni e 200 mila euro di soldi pubblici, oltre 65 milioni negli ultimi dieci anni, di cui beneficiano ogni anno i circensi e che abbiamo chiesto di abolire con la nostra petizione lanciata lo scorso ottobre. Il circo è uno spettacolo fatto di magia, arte e divertimento: non ha la necessità di sfruttare e torturare gli animali, come dimostra chiaramente l’esempio del Cirque du Soleil”.
Nella campagna “IL CIRCO: PER GLI ANIMALI IL TORMENTO PER VOI IL DIVERTIMENTO“, che vede come testimonial Ersilia Orfei, gli Animalisti Italiani Onlus chiedono allo Stato Italiano di non finanziare più gli spettacoli con animali tramite i Fondi Fus e che la Legge 337 del 1968, che punisce chi maltratta gli animali d’affezione, si estesa anche agli animali esotici e selvatici.
Sono numerosi i Paesi in Europa e nel mondo che hanno vietato i circhi che sfruttano gli animali: Austria, Belgio, Croazia, Estonia, Repubblica Ceca, diversi Stati americani, Argentina, Uruguay, Brasile, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Nuova Zelanda, India, Israele, Australia. E’ ora che l’Italia si adegui agli standard di civiltà di questi Paesi: “VIVA IL CIRCO, SENZA GLI ANIMALI“.
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