IN CENTINAIA DAVANTI AL MINISTERO DELL’AMBIENTE ESORTANO IL MINISTRO GALLETTI A TUTELARE I DUE CUCCIOLI RIMASTI ORFANI
Lunedì 15 settembre dalle ore 11 davanti la sede del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare centinaia di animalisti e semplici cittadini hanno manifestato il proprio sdegno per la barbara uccisione di Daniza, l’orsa strappata via ai suoi due cuccioli di sei mesi nella notte tra il 10 e l’11 settembre scorsi.
Una delegazione di manifestanti ha richiesto e ottenuto un incontro con il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e con la Direzione Protezione Natura.
“Abbiamo chiesto innanzitutto la messa in sicurezza dei cuccioli liberi”, ha riferito il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus Walter Caporale, presente all’incontro.“Il Ministro deve togliere la competenza alla Provincia di Trento, il cui Presidente Ugo Rossi si deve dimettere, e passare immediatamente la gestione del caso al Corpo Forestale dello Stato. Inoltre abbiamo formulato con determinazione una serie di richieste che ci auguriamo verranno soddisfatte in maniera tempestiva e risolutiva”.
Queste le richieste avanzate dalla delegazione animalista al Ministro Galletti, che non era presente in sede a causa di impegni istituzionali, ma che nei giorni scorsi è stato inondato da decine di migliaia di mail di cittadini indignati per la gestione della vicenda Daniza:
- Rendere noti quali sono gli atti compiuti dal Ministero nelle ultime settimane.
- Indagini accurate, con rigorosi controlli sull’autopsia, in merito alla morte di Daniza.
- Un’indagine rigorosa sugli interessi economici dietro la scelta di catturare gli orsi. Vogliamo sapere chi è implicato nei progetti di costruzione di impianti sciistici nelle zone in cui viveva Daniza e vivono gli altri orsi.
- Riappropriarsi della tutela dell’orso.
- Pretendere che venga tolta la definizione di “orso dannoso” nelle decisioni della Provincia di Trento.
- Un’indagine sulle presunte aggressioni dell’orso sull’uomo dato che non esistono documentazioni, referti medici o fotografie, che dimostrano di episodi di questo tipo accaduti nei luoghi in cui viveva Daniza
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