Nessun vitello sarà trascinato bendato per le strade di Roccavaldina, in provincia di Messina, durante la festa patronale per i primi giorni di agosto. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso un maggiore rispetto per il benessere animale, ottenuta grazie all’azione congiunta degli Animalisti Italiani e di altre associazioni animaliste che hanno subito organizzato un mail bombing rivolto al Sindaco Salvatore Visalli e al parroco, finalizzato alla sospensione dell’evento, oltre ad aver inviato una richiesta istituzionale a Giovanni Giacobbe, Garante dei Diritti degli Animali della Regione Sicilia.
La conferma della decisione arriva proprio dal Garante Giovanni Giacobbe, che ha reso nota la disposizione del sindaco Salvatore Visalli. “Il nostro obiettivo è garantire un pacifico svolgimento dell’evento senza arrecare alcun tipo di maltrattamento agli animali. La sfilata del vitello, che avrebbe comportato solo una semplice apparizione, è stata annullata per evitare qualsiasi rischio di sofferenza per l’animale,” ha dichiarato il sindaco del Comune di Roccavaldina.
Walter Caporale ha inviato di suo pugno alle istituzioni locali un’accorata e provocatoria lettera in qualità di Presidente degli Animalisti Italiani Onlus ricordando che solitamente questa arcaica “tradizione” locale in passato si concludeva con l’uccisione del vitello.
Afferma il Presidente Caporale: “La scelta effettuata quest’anno, grazie alle pressioni animaliste, riflette una mutata sensibilità nei confronti degli animali e rappresenta una vittoria importante. Non ci sarà nessun vitello trascinato bendato per le strade di Roccavaldina. Abbiamo salvato una vita. Il dialogo ha portato ad una scelta coerente alla tutela dell’animale”.
La festa patronale, in programma dal 1° al 4 agosto 2024, vedrà dunque una celebrazione priva di qualsiasi forma di sfruttamento animale.
“Tradizioni anacronistiche e crudeli come queste non devono più esistere,” ha aggiunto Paola Pavone, Consigliere Direttivo Animalisti Italiani Onlus.
“L’auspicio è che, grazie a questa decisione, un numero maggiore di persone partecipi alla festa, sensibilizzato dall’attenzione crescente verso il rispetto degli animali. La nostra associazione si mette a disposizione per promuovere iniziative alternative che rispettino la cultura e le tradizioni locali senza ricorrere allo sfruttamento animale”.