L’Associazione Animalisti Italiani in sinergia con le maggiori organizzazioni animaliste italiane: Animal Equality, Essere Animali, Lav, LNDC, ENPA, CIWF, ALI ed OIPA, ha inviato una serie di lettere istituzionali ai parlamentari di maggioranza e minoranza di Camera e Senato per sottolineare l’urgenza di agire contro il maltrattamento di anatre e oche nell’allevamento per la produzione di foie gras in Europa. Si riportano gli atti presentati in Parlamento e le iniziative intraprese a livello europeo per sollecitare una presa di posizione contro il gavage, una pratica crudele e non necessaria che impone il sovralimentazione forzata degli animali, causando loro gravi lesioni e sofferenze. Si chiede al Governo italiano di intervenire presso il Ministro dell’Agricoltura affinché si impegnino per eliminare i requisiti dei pesi minimi del fegato di anatre e oche, contribuendo così a promuovere elevati standard di benessere animale in Europa.
Il gavage consiste nell’ingozzare gli animali più volte al giorno, costringendoli ad ingerire grandi quantità di cibo attraverso l’inserimento di un tubo metallico nelle loro gole. Per questo riportano lesioni alla trachea o addirittura muoiono soffocati dal proprio vomito.
Gli animali che sopravvivono al ciclo di ingozzamento, che dura circa 15 giorni, accumulano un eccesso di grasso nelle cellule del fegato, che porta allo sviluppo della “steatosi epatica”, una vera e propria patologia. Quando vengono spediti al macello, quindi, il loro fegato pesa da 7 a 10 volte in più rispetto al peso che raggiungerebbe con un’alimentazione naturale per diventa foie gras, venduto sul mercato come “prelibatezza di lusso”.
In data 15 aprile, in XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’On. Stefano Vaccari ha depositato un’interrogazione in Commissione (5/02275), sottoscritta da tutti i membri del Partito Democratico della Commissione. Il 16 aprile l’On. Susanna Cherchi ha depositato un’interpellanza urgente (2/00361), sottoscritta da 20 colleghi del Movimento 5 Stelle. Infine, il 24 aprile, l’On. Maria Chiara Gadda, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta (4/02716), co-firmata dalla deputata De Monte (IV). Inoltre, il 18 aprile scorso in Senato è stato presentato l’atto n.1- 00093 a prima firma della Senatrice Gisella Naturale.
Tutti i provvedimenti citati sollecitano una presa di posizione da parte del Governo contro il maltrattamento di anatre e oche allevate per la produzione di foie gras in Europa. L’alimentazione forzata o pratica del gavage, infatti, è un vero e proprio maltrattamento che la normativa europea consente attraverso il requisito del peso minimo del fegato di anatre ed oche, presente nel Regolamento (CE) n. 543/2008 relativo alle norme di commercializzazione per le carni di pollame. Una disposizione che, pur senza alcuna base scientifica o tradizionale, di fatto, impedisce la produzione di foie gras senza ricorrere al gavage.
Sottolineiamo che questa pratica è già opportunamente vietata in Italia dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 146 del 26 Marzo 2001 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti”. Tuttavia il foie gras ottenuto tramite alimentazione forzata in Francia, Ungheria, Bulgaria, Spagna e Belgio può ancora essere importato e venduto nel nostro Paese.
A questo proposito ricordiamo che, nell’ambito della revisione delle norme sulla commercializzazione per la carne di pollame, ad aprile 2023, la Commissione Europea (DG AGRI) ha lanciato una consultazione pubblica, vedendo arrivare 2245 input da parte di cittadini, operatori commerciali e associazioni e il 90% di questi si è schierato dalla parte degli animali a favore del superamento di tale requisito.
Esito che risulta perfettamente in linea con i risultati del recente Eurobarometro speciale sul benessere animale, pubblicato lo scorso 19 ottobre, secondo cui la maggior parte dei cittadini italiani (84%) ed europei (88%) desiderano che il benessere degli animali allevati a scopo alimentare sia maggiormente tutelato.
Non stupisce quindi che la petizione rivolta al Governo abbia già raccolto oltre 95.000 sottoscrizioni.
Pertanto, considerata l’imminente revisione del Regolamento (CE) n. 543/2008, chiediamo di intervenire, con tutti i mezzi a sua disposizione, presso il Ministro dell’Agricoltura On. Lollobrigida affinché fornisca al più presto una risposta agli atti di sindacato ispettivo presentati sul tema (5/02275 Vaccari, 2/00361 Cherchi, 4/02716 Gadda) e intervenga presso le sedi europee a favore dell’eliminazione del requisito dei pesi minimi del fegato di anatre e oche dal suddetto regolamento.
Chiediamo, inoltre, di intercedere presso il Presidente di ogni gruppo parlamentare in Senato affinché si intervenga in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari chiedendo di inserire tempestivamente l’esame della mozione n.1- 00093 nel calendario dei lavori del Senato.