Alle soglie del 2021 ci troviamo a constatare che la tv pubblica italiana propone contenuti contro il progresso morale e civile del paese e contro i più deboli.
Se l’umanità ha una speranza di sopravvivenza, questa risiede nella riscoperta di un equilibrio nel nostro rapporto con la natura e con gli animali.
Il principio cardine di questo delicato processo risiede nella saggezza “primitiva” che ormai abbiamo completamente dimenticato.
Una Saggezza che notiamo essere totalmente assente dalla linea editoriale del Tg2 che in una sua rubrica, in onda a partire dal 30 novembre 2020, nell’edizione serale del giornale in “prime-time”, propone al grande pubblico nientemeno che un viaggio alla scoperta delle storiche capitali italiane a bordo di una carrozza trainata da cavalli, ignorando completamente la sempre maggiore sensibilità del popolo italiano verso la tutela dei diritti degli animali.
“Mamma Rai dovrebbe essere una guida e dovrebbe dare il buon esempio proponendo contenuti che contribuiscano ad aumentare il senso civico e morale del pubblico, fornendo altresì spunti utili al progresso di una coscienza collettiva sempre più etica.
Questo ambizioso obiettivo, sancito peraltro nel contratto di servizio dello stesso ente, resta lettera morta vista la vergognosa messa in scena della più bieca e anacronistica forma di schiavismo nei confronti di altri Esseri senzienti.
Tutti conoscono la sofferenza dei cavalli nei centri metropolitani, ma la Tv di stato non trova di meglio che ‘esaltare’ la pubblica informazione abbinandola alle carrozze trainate dai poveri cavalli, “come si faceva una volta” sono le testuali parole della speaker del Tg2.
Evoluzione vuol dire anche e soprattutto presa di coscienza e non è attraverso la celebrazione dell’ideologia del dominio su QUALCUNO che essa potrà realmente manifestarsi.
Dopo anni di lunghe battaglie per richiedere l’abolizione totale delle botticelle, evidenziando allo stesso tempo come si tratti di forme di schiavitù e di sfruttamento degli animali, si resta attoniti nell’assistere alla -linea editoriale- di uno dei tg nazionali più importanti, che se ne infischia completamente sia delle categorie più deboli che della ormai sempre più evidente sensibilità della popolazione nei confronti degli Animali”, dichiara Riccardo Manca Vice Presidente degli Animalisti Italiani.
Come associazione animalista nazionale chiediamo l’immediata abolizione di questo format che così impostato, in maniera diretta o indiretta, verbale e attraverso le immagini, non favorisce in alcun modo la formazione di un vero progresso sociale e morale.
La Rai è altro.
La Rai deve comunicare altro e mettersi all’avanguardia con i tempi e i valori della società attuale.
#NONINNOSTRONOME