Le preaperture relative alle attività venatorie in Italia quest’anno interessano tutte le regioni a eccezione di Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Si prenderà il via oggi 2 settembre con il serio rischio di diventare oggetto di una procedura di infrazione europea.
“Da molti anni ormai si concedono deroghe alla legge 157/1992 che prevede l’inizio della caccia nella terza domenica di settembre. Queste deroghe, peraltro mai motivate, non sono altro che regali palesi alla lobby dei cacciatori. Un Paese il nostro, tristemente asservito agli interessi di pochi piuttosto che al bene di molti. Un Paese che, nei fatti, se ne infischia altamente della tutela della fauna e dell’ambiente visto che un’eccezione come la preapertura della caccia è diventata la regola!” dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.
E’ assurdo che le Regioni, in barba a tutte le regolamentazioni sulla tutela delle specie concedano ai cacciatori di sparare proprio adesso: periodo in cui molti uccelli sono in fase riproduttiva.
La situazione attuale mostra l’inefficienza delle misure legislative adottate dal Governo nazionale che vengono disattese insieme ad adeguati controlli.
In un periodo complesso come questo, segnato profondamente dal proliferare della pandemia e dal riaccendersi dei focolai di Covid-19 sul territorio italiano, non ci si rende conto che il via libera alla caccia risulta dannoso a livello sanitario per il contatto diretto delle persone con gli animali selvatici, ignorando lo spillover nei wet market da cui ha avuto origine la diffusione del virus e dimenticando, tra l’altro, i danni per gli equilibri ambientali prodotti dalle armi, dalle munizioni da caccia.