Tiago, come Rocco, due storie differenti ma accomunate dallo stesso leitmotiv: sopprimere l’animale “pericoloso” per l’uomo. Abbiamo già perso in termini di giustizia e di civiltà con l’uccisione del cane Rocco, abbattuto senza motivi validi dopo il decimo giorno di permanenza nel canile sanitario di Rieti a luglio del 2017.
Nel caso del cane Tiago la situazione è altrettanto tragica ma, indubbiamente, più delicata. In un parco di Roma in zona Borghesiana, il cane avrebbe morso sull’avambraccio sinistro il padrone, Gianluca Romagnoli, di 43 anni, recidendone un’arteria che ha provocato l’emorragia alla base del decesso. Dopo la cattura è stato sedato e trasferito al canile comunale della Muratella, dove si sta valutando la possibilità di abbatterlo.
La nostra associazione esprime in primis cordoglio alla famiglia.
Si è ritenuto altresì doveroso richiedere l’accertamento delle condizioni del cane per verificarne l’effettivo stato di salute al fine di scongiurare l’immediato provvedimento di eutanasia se non strettamente necessario.
Emanuela Bignami Responsabile Nazionale Randagismo afferma: “Nessuno merita di morire. Le indagini sono in corso, Tiago merita una possibilità di recupero perché di fatto quando accadono questi episodi, se realmente è stato il cane ad uccidere l’uomo senza l’interferenza di altre dinamiche, c’è sempre una motivazione dietro ogni azione”.
Animalisti Italiani Onlus ha prodotto un’istanza presso gli enti competenti per garantire i diritti di Tiago e ha coinvolto un team di professionisti: Enrico Morriconi, Graziano Moretti, Pierluigi Castelli etologi comportamentalisti e Antiniska Carrazza, esperta della formazione cinofila, specializzata nel lavoro assistenziale e nel recupero comportamentale nonché coadiutore del cane negli IAA e Responsabile AAA, per andare fino in fondo nella vicenda.
L’Avvocato di Animalisti Italiani Onlus, Aurora Loprete, che sta seguendo il caso dal punto di vista legale dichiara: “Auspico che alla vicenda venga data la giusta considerazione in relazione all’aspetto relativo al benessere di Tiago e che la legge vigente in materia venga applicata sottoponendolo a tutti i controlli utili per capire se il cane è aggressivo o mordace visto che le caratteristiche con cui si è manifestato il fatto sono insolite; avendo appreso, altresì, che lo stesso presenta segni di morsi sul corpo, il che lascerebbe presumere il coinvolgimento di altri cani”.
Da anni impegnati in battaglie volte alla difesa dei diritti degli animali, vogliamo approfondire i motivi che hanno portato a questo doloroso accadimento e ricevere elementi validi a procedere al fine tutelare Tiago da una morte annunciata scevra da un reale studio del caso che comprovi una pericolosità tale da rendere necessaria la soppressione. Non è giusto misurare la vita di Tiago secondo il nostro distorto punto vista: riconoscerne la sacralità significa contribuire alla realizzazione di una società migliore.