Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) avvia un accesso limitato a partire dal 29 luglio fino al 10 settembre per alcuni sentieri al fine di proteggere il camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata).
“L’Ente Parco dimostra nuovamente serietà e attenzione nella difesa della fauna,” afferma Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani Onlus. “Un esempio per altre aree di grande biodiversità, dove gli amministratori non sembrano altrettanto vigili. Pensiamo a lupi e orsi in Trentino, dove sembra prevalere l’idea di sopprimerli invece di cercare un equilibrio”.
I sentieri soggetti a un “numero chiuso controllato” sono: I1, F1, L1. La Val di Rose, il Monte Amaro e il Monte Meta sono tesori di biodiversità da visitare con rispetto, proprio come si farebbe con opere d’arte e monumenti del passato. Questi luoghi iconici ospitano il camoscio appenninico, specie endemica simbolo del Parco, che prospera in questi ecosistemi ricchi e delicati. Ecosistemi che rischiano di deteriorarsi o compromettersi a causa dell’alta affluenza turistica tipica dei periodi di alta stagione.
La Regione Abruzzo si distingue anche per il virtuoso comportamento del Sindaco del Comune di Villalago (AQ), Fernando Gatta, che non solo non ha mai parlato di “aggressioni” da parte degli orsi, come purtroppo spesso fa chi riferisce degli incontri tra orsi e umani finiti male, ma di “incidenti”. Non è una sottigliezza, è una scelta lessicale che rivela conoscenza etologica. E infatti Gatta ha affermato: “Ormai noi siamo abituati all’orsa Amarena, non ha mai creato problemi, ma una mamma con i cuccioli è imprevedibile e bisogna evitare incidenti che in queste situazioni sono sempre possibili.Soprattutto quando ha i cuccioli, Amarena frequenta il paese perché si sente più sicura, sa che difficilmente i maschi la seguiranno qui. In più, ormai ha imparato su quali risorse alimentari fare affidamento. Naturalmente i nostri cassonetti sono a prova di orso, ma sul ciglio stradale ci sono piantagioni di ciliegi che l’orsa conosce bene”. Per questo Fernando Gatta, il sindaco, ha chiuso l’accesso alla strada accanto al ciliegio, evitando così l’assedio agli orsi da parte di turisti, escursionisti e curiosi e dimostrando sensibilità e buonsenso .
Non a caso l’hanno chiamata Amarena: l’orsa più famosa del Parco nazionale d’Abruzzo ha un gran fiuto per i posti dove ci sono le ciliege e ci porta i suoi cuccioli. Il problema è che le piante si trovano in prossimità di Villalago. E allora il sindaco del paese sotto il monte Genzana chiude al traffico la strada a 5 metri all’albero, lasciando l’accesso solo ai residenti e ai mezzi di servizio autorizzati.
Da oltre trent’anni, il PNALM adotta la politica del “numero chiuso controllato” per gestire la presenza di escursionisti sui sentieri più famosi e frequentati, bilanciando le esigenze della conservazione con quelle della fruizione.
L’Associazione Animalisti Italiani esprime apprezzamento per l’impegno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) e invita altre istituzioni a seguire l’esempio virtuoso per garantire una convivenza armoniosa con la fauna selvatica, preservando le bellezze naturali del nostro Paese per le generazioni future.