Oggi si è svolto il tradizionale Palio di Siena, una manifestazione “storica” che attira spettatori, ma che continua a suscitare polemiche per il coinvolgimento e il maltrattamento dei cavalli. Gli Animalisti Italiani Onlus ribadiscono la loro ferma opposizione a questa pratica, invitando a riflettere sulla necessità di eventi più etici e rispettosi degli animali.
Partiamo dal presupposto che riteniamo sia possibile modificare la tradizione del Palio di Siena, rendendola più attenta alla vita e alla salute degli animali. La trasformazione del Palio in un altro tipo di gara che non coinvolga i cavalli è assolutamente possibile. Tutti gli animali dovrebbero vivere liberi nel loro habitat naturale, lontani dalle tensioni e dai pericoli delle competizioni.
Intanto è necessario che il Consorzio del Palio si impegni concretamente e maggiormente per garantire il massimo benessere dei cavalli.
1. Miglioramento delle Condizioni di Gara:
o Proponiamo l’implementazione di ulteriori misure di sicurezza per ridurre il rischio di incidenti durante la corsa. Questo include la manutenzione accurata della pista e l’utilizzo di tecnologie avanzate per monitorare la salute dei cavalli. Anche il tipo di piazza in cui i cavalli sono costretti a correre andrebbe rivisto, poiché non è adeguata per la sua conformazione.
2. Assistenza Veterinaria di Alto Livello:
o Chiediamo la presenza di un team veterinario altamente qualificato, disponibile prima, durante e dopo la gara, per assicurarsi che i cavalli siano in perfette condizioni fisiche.
3. Trasparenza e Controlli:
o Invitiamo le autorità competenti a garantire una maggiore trasparenza riguardo i controlli veterinari e le condizioni di addestramento dei cavalli, per assicurare che vengano rispettati i più alti standard di benessere animale.
4. Promozione di Buone Pratiche:
o Vorremmo collaborare con le contrade e con gli organizzatori del Palio per promuovere buone pratiche nella gestione e nell’addestramento dei cavalli, attraverso workshop e seminari informativi.
Purtroppo ad oggi ciò che ho ricevuto è solo una denuncia per diffamazione dal Comune di Siena perché ho difeso la sacralità della vita dei cavalli durante una trasmissione radiofonica. Per garantire la mia sicurezza, in seguito ad alcune minacce dalla comunità senese, ho dovuto trasferire il processo presso il tribunale di Lanciano, in Abruzzo, per tutelare la mia incolumità. Nonostante queste difficoltà, restiamo determinati a portare avanti la nostra missione per un trattamento più etico e rispettoso degli animali.
In media al Palio di Siena un cavallo all’anno subisce incidenti, maltrattamento o muore come il cavallo Raol. In una società civile, moderna e tecnologica come la nostra non è più ammissibile. Siena pensi a modelli sostitutivi. Ricordiamo il fantino Giovanni Atzeni, detto Tittia: ha vinto al fotofinish qualche anno fa grazie ad almeno 18 frustate nei quindici secondi finali, montando il cavallo esordiente Zio Frac. Questo dato è ancora più significativo considerando che nell’ultima curva il fantino ha usato il frustino al posto delle redini. Tale trattamento riservato ai cavalli, spesso vittime di incidenti mortali, lo chiamate spettacolo? E se fosse una corsa di bambini, voi ci mandereste i vostri figli? NOI NON CI STIAMO!
[In copertina i cavalli infortunati nell’agosto 2023: Abbasantesa e Antine Day]