Prosegue la battaglia tra gli Animalisti Italiani e il Comune di Siena relativamente alla spinosa questione del Palio e della tutela dei cavalli.
Si trasferisce per il momento a Lanciano, in provincia di Chieti, il procedimento penale a carico di Walter Caporale, il leader degli Animalisti Italiani, accusato di diffamazione in relazione alle provocazioni sui diritti degli animali proferite nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara, durante la puntata del 3 luglio 2020, in onda su Radio 24.
All’udienza odierna il giudice del Tribunale di Siena ha sciolto la riserva sull’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dall’avvocato degli Animalisti Italiani Francesco Paolo Fornario a difesa del Presidente Caporale.
Il giudice, oggi, ha emesso una sentenza stabilendo la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il tribunale di Lanciano, competente in base alla residenza dell’imputato, Walter Caporale.
Afferma Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “Adesso sarà il tribunale di Lanciano a doversi dichiarare competente. Potrò affrontare con maggiore serenità questo processo. Ho temuto, dopo le minacce ricevute sui social, di dover venire con la scorta per essere sentito all’esame imputato a Siena”.
Il dibattimento partirà dopo l’estate. Soddisfatto l’avvocato Fornario, che ha definito la sede di Lanciano più adatta per una questione “ambientale”.
Siena è una città meravigliosa che non ha bisogno del sangue di cavalli morti per essere apprezzata ed amata.
Ricordiamo che 51 cavalli sono morti dal 1970 a oggi!
Dove ci sono sofferenza, dolore e morte di esseri viventi non c’è tradizione che tenga. Il Palio è una tradizione che appartiene al passato, il futuro deve orientarsi verso forme di divertimento e intrattenimento rispettose di ogni forma di vita e di ogni essere senziente.