La richiesta di abbattimento dell’orsa KJ1, avanzata dalla Provincia di Trento, è stata sottoposta all’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Sebbene la Provincia non abbia diffuso il contenuto del documento, fonti interne indicano che l’Ispra avrebbe espresso un parere ‘non sfavorevole’ all’abbattimento. Tuttavia, è importante sottolineare che il giudizio dell’Ispra non è vincolante, ma lascia di fatto mano libera al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, per procedere con l’abbattimento.
Animalisti Italiani Onlus, presenterà un intervento ad adiuvandum al TAR in merito al decreto relativo all’abbattimento dell’orsa KJ1.
“Secondo l’articolo 56 del Codice Amministrativo, il provvedimento deve essere proporzionato alla gravità dei fatti, e l’abbattimento dell’animale deve rappresentare l’estrema ratio, come indicato dal Pacobace, il Piano d’Azione per la Conservazione dell’Orso Bruno nelle Alpi Centro-Orientali”, dichiara il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale. “Questa è la politica di sterminio degli orsi di Fugatti, non in grado di gestire una pacifica convivenza nè di contenerne il numero, si rivolge esclusivamente alle armi. Tutto ciò nonostante il radiocollare che consente alla Provincia Autonoma di Trento di monitorare i movimenti dell’orsa Kj1, permettendo di evitare incontri con altre persone”.
La richiesta di Fugatti segue l’aggressione di un turista francese che, incautamente, una settimana fa, si era addentrata lungo un sentiero in località Naroncolo, vicino a Dro. “È inaccettabile che la gestione di questi animali si risolva con abbattimenti sommari”, commenta Paola Pavone, Consigliere degli Animalisti Italiani. “Le alternative esistono e devono essere considerate con serietà e responsabilità”.
Secondo quanto appreso, l’Ispra si è mantenuto su una posizione ‘neutrale’, fornendo una valutazione del grado di pericolosità di Kj1 pari a 15 su 18 sulla scala del Pacobace, che prevede l’abbattimento come una delle azioni di contenimento possibili in caso di attacchi per difesa dei piccoli o provocazioni.
Esistono alternative più conservative come la ‘cattura con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio’ o la ‘cattura per captivazione permanente’. Tuttavia, il presidente Fugatti non ha mai mostrato favore per opzioni diverse dall’uccisione.
Nel frattempo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani ha manifestato il proprio disaccordo con l’approccio della giunta Fugatti. “Siamo consapevoli che la coesistenza con la fauna selvatica non sia sempre facile, ma l’approccio che individua l’abbattimento come unica soluzione ci vede in forte disaccordo”, afferma la Federazione. “La percezione è quella di un ente pubblico che non sapendo gestire la presenza di plantigradi sul territorio, ha abbandonato almeno in parte, la gestione della convivenza, preferendo passare all’abbattimento, senza aver prima adeguatamente monitorato il fenomeno e messo in campo efficaci azioni di prevenzione.”
Non possiamo permettere che la vita di KJ1 venga sacrificata senza aver esplorato tutte le alternative possibili. Chiediamo un immediato ripensamento delle autorità competenti e un impegno concreto verso soluzioni più etiche e sostenibili per la gestione della fauna selvatica.