Oggi, giovedì 18 gennaio, segna l’inizio di un capitolo rivoluzionario per gli animali senza famiglia in Italia, con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Legislativo sul medicinale veterinario. Un cambiamento epocale che apre nuove vie di assistenza farmacologica per gli amici a quattro zampe che più ne hanno bisogno.
Le rimanenze di medicinali veterinari destinati a cani e gatti possono ora essere utilizzate per aiutare gli animali bisognosi di terapie farmacologiche.
Questa vittoria assume un significato particolare per i canili e i gattili che, spesso costretti a operare con risorse limitate, potranno ora beneficiare di farmaci veterinari inutilizzati, contribuendo a migliorare il benessere degli animali ospitati. L’Associazione Animalisti Italiani plaude a questo importante passo avanti nella cura e nell’assistenza agli animali meno fortunati.
Il nuovo Decreto introduce anche altre disposizioni utili per favorire le terapie farmacologiche degli animali. I farmacisti saranno tenuti a informare i clienti sulla possibilità di acquistare medicinali veterinari generici, spesso più accessibili, e sarà permesso l’acquisto frazionato di farmaci veterinari, riducendo gli sprechi e adattando le cure alle effettive esigenze.
Tuttavia, le donazioni di medicinali veterinari dovranno avvenire in conformità alle specifiche del Decreto: devono essere consegnati al medico veterinario responsabile delle strutture autorizzate, mantenendo il farmaco nella sua confezione originale integra. Restano esclusi i medicinali che richiedono conservazione a temperatura controllata o appartengono alle categorie delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
La donazione di farmaci veterinari a canili e gattili non solo beneficia gli animali, ma contribuisce anche a ridurre gli sprechi e il rischio di smaltimento inappropriato dei medicinali, avendo un impatto positivo sull’ambiente.
Animalisti Italiani auspica che questo passo positivo sia solo l’inizio di ulteriori provvedimenti volti a rendere più accessibili i medicinali veterinari, riconoscendo la cura degli animali come un dovere dello Stato e un aspetto fondamentale della salute pubblica.