IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE, WALTER CAPORALE: “CHI DIFENDE I PROPRI CUCCIOLI E IL PROPRIO TERRITORIO MERITA RISPETTO E NON LA CACCIA”. IL VICEPRESIDENTE, RICCARDO MANCA: “VERGOGNOSO SPEZZARE ANCORA UNA VOLTA IL LEGAME DI AMORE TRA UNA MADRE E I PROPRI FIGLI” .
IL 30 LUGLIO A TRENTO DALLE ORE 10 ALLE 13 ANIMALISTI ITALIANI ONLUS ADERISCE AL PRESIDIO CONTRO L’ELIMINAZIONE DI KJ2
“No all’omicidio di Kj2, no all’assassinio premeditato di un’esemplare femmina di orso la cui unica colpa è stata quella di imbattersi in un essere umano. No a un’altra Daniza!”. Il presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, interviene così, oggi 25 luglio, dopo le recenti polemiche innescate dall’incontro casuale, avvenuto sabato scorso tra un plantigrado che viveva nel suo habitat naturale – un bosco nella zona dei laghi di Lamar, in Trentino – e Angelo Metlicovez, un idraulico di 70 anni che stava facendo una passeggiata con il suo cane.
La paura di Animalisti Italiani Onlus è che venga compiuta un’altra barbara e indiscriminata uccisione, dopo quella avvenuta tre anni fa a danno di Daniza, la femmina di orso ammazzata “accidentalmente” in Trentino tra lo sdegno e la rabbia di tutto il Paese. All’epoca, Animalisti Italiani Onlus chiese ed ottenne un incontro con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, per ottenerne l’impegno a salvaguardare la vita dei cuccioli di Daniza. Ora, la Provincia di Trento torna nell’occhio del ciclone, ed è evidente il timore che anche questa volta un Animale innocente venga condannato a morte solo in ragione di una pericolosità sociale assolutamente infondata.
“L’orsa Kj2 deve vivere – attacca Caporale – perché chi difende i propri cuccioli e il proprio territorio merita rispetto e non la caccia. Già l’anno scorso Kj2 era finita nel mirino della Provincia di Trento per una presunta aggressione. Animalisti Italiani Onlus e Fronte Animalista bloccarono l’ingresso della Provincia, incontrarono l’assessore competente e protestarono dentro l’Ente Provinciale del Turismo.
Oggi siamo disposti a tutto, di nuovo, per difendere il diritto alla vita ed alla tutela dei propri cuccioli o del proprio territorio, di un orso la cui aggressione ha riaperto l’ennesima e ignobile caccia alle streghe. Non devono più esistere i mandati di cattura per gli animali, perché gli animali nascono liberi e devono morire liberi”.
Accusa il vicepresidente di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca: “Dopo quanto accaduto all’orsa Daniza tre anni fa, riteniamo che sia oltremodo vergognoso spezzare ancora una volta il legame di amore più grande che esista in natura, quello tra una madre e i propri figli. La sistematica intromissione dell’uomo nei perfetti “meccanismi” della natura – prosegue Manca – sta conducendo l’intero pianeta verso il punto di non ritorno. Un’imminente catastrofe che affonda le sue radici proprio nella sistematica mancanza di rispetto verso la vita di chi non può difendersi”.
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