Mentre oggi veniamo a conoscenza della “castrazione chimica” del povero orso M49-Papillon che è un’ulteriore conferma che il suo destino era già stato deciso da tempo dalla Provincia autonoma di Trento, il nostro pensiero non può non andare alla mamma orsa di Monte Peller condannata addirittura a morte dall’ennesima ordinanza di Maurizio Fugatti, il Presidente della suddetta Provincia.
L’esemplare femmina di 14 anni, dal solito inopportuno nome in codice JJ4, è accusata di essersi comportata da orso!
Gli esseri umani credono che la montagna sia un parco cittadino e l’affrontano allo stesso modo. Niente di più sbagliato.
Nessuno ha detto loro, per esempio, che se nel mese di giugno ci si avventura nei boschi, non c’è nulla di più facile che incontrare un’orsa con i suoi piccoli?
E che non si scherza con una mamma orsa perché l’istinto naturale di ogni madre è quello di proteggere i suoi piccoli e, sia per la paura dell’uomo che per difenderli, aggredisce o risponde a una qualsiasi azione che abbia ritenuto pericolosa per i suoi cuccioli o per se stessa.
È l’uomo, non l’orsa, che non è al suo posto.
Dobbiamo imparare a non invadere i loro habitat e a cancellare la nostra storica ideologia di dominio sugli animali.
Chiediamo pertanto al Sig. Fugatti di sospendere immediatamente l’efficacia della sua ordinanza.
?Guardate il video: è stato girato da 2 balordi mentre inseguono una povera mamma orsa e cucciolo sulla montagne di Mortaso, in Val Rendena in Trentino!
https://www.facebook.com/animalistiitaliani.onlus/videos/886913871796028/