La campagna, lanciata due anni fa dagli Animalisti Italiani Onlus, con Rocco Siffredi e lo slogan #PENEPIÙDURE PER CHI MALTRATTA GLI ANIMALI, vede il suo approdo in Parlamento.
È stata infatti presentata alla Camera una proposta di legge per l’inasprimento delle pene per i reati a danno degli animali, primi firmatari gli onorevoli del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini e Vittorio Ferraresi, da tempo impegnati anche a fianco della nostra Associazione su questa tematica.
Gli onorevoli hanno tradotto in una proposta di legge una problematica sotto gli occhi di tutti da anni: a fronte di gravissimi e continui maltrattamenti subiti dagli animali in svariate modalità (canili lager, bracconaggio, allevamenti illegali, macellazione rituale, circhi, zoo, delfinari ecc.), la legislazione italiana ha finora risposto con pene a dir poco esigue.
Nel nostro Paese infatti – secondo la Legge 189 del 2004 che integra la 727 del Codice Penale – il reato di maltrattamento prevede da 3 a 18 mesi di carcere O un’ammenda pecuniaria (da 5.000 euro a 30.000 euro), mentre in altre nazioni europee come Francia, Germania, Svizzera e Svezia, la O è sostituita da una E. Ciò significa che il carcere, a cui non si ricorre quasi mai in Italia, va lì ad aggiungersi all’ammenda.
Animalisti Italiani Onlus ha lanciato da tempo una petizione (http://bit.ly/1QZpgPm) chiedendo che l’arresto non possa essere commutato in pena pecuniaria, e che vengano attivati inoltre percorsi rieducativi per chi commette queste violenze, ad esempio in canili o altre strutture nelle quali possano sviluppare un senso di empatia con gli esseri viventi che hanno barbaramente maltrattato.
Questi punti sono stati recepiti dalla proposta di legge, di cui l’Onorevole Ferraresi ha spiegato gli aspetti salienti. Innanzitutto, pene più severe per reati già esistenti come l’abbandono, il furto e la vendita di animali, la violazione dei divieti sulla caccia, l’uccisione di specie protette (oggi punita con appena mille euro di ammenda). Inoltre, la legge vuole introdurre nuove fattispecie di reato come il maltrattamento sessuale di animali, l’organizzazione di spettacoli vietati (ad esempio i combattimenti), la sospensione dell’attività per allevatori e imprenditori condannati per crimini contro gli animali. Nella legge si vuole inserire anche il reato di maltrattamento colposo, perpetrato ad esempio da chi lascia un animale in macchina ad altissime temperature e ne provoca la morte, anche involontariamente. Per Ferraresi tutto questo “non rappresenterebbe solo un miglioramento dal punto di vista legislativo, ma un vero e proprio cambiamento culturale”, un elemento rimarcato anche dall’Onorevole Bernini, che ha sostenuto come “senza pene più severe, chi commette reati non potrà mai comprendere le conseguenze delle proprie azioni”.
Pier Paolo Cirillo, vicepresidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, è intervenuto nel corso della conferenza sottolineando come l’Associazione abbia raccolto decine di migliaia di firme contro il maltrattamento degli animali. “È fondamentale – ha detto Cirillo – che l’inasprimento delle pene non sia avvertito come esigenza solo dal Parlamento, ma che goda del supporto popolare delle associazioni, dei territori. La giustificazione della violenza, a qualsiasi livello si verifichi, non può che portare ad una degenerazione della comunità civile”.
La proposta di legge resterà sul portale “Lex” del Movimento 5 Stelle per 60 giorni, aperta agli interventi dei cittadini. I non iscritti al Movimento potranno comunque apportare il loro contributo contattando gli Onorevoli Bernini e Ferraresi per email o attraverso i social network. Al termine dei 60 giorni, la proposta verrà depositata alla Camera.
Il tema del maltrattamento degli animali è tornato tristemente di attualità nelle scorse settimane con la storia di Angelo, il cane torturato e impiccato a Cosenza da quattro balordi tuttora impuniti, che dopo il loro vile gesto hanno anche postato un video su facebook per vantarsi della loro “impresa”.
È tuttora attiva su Change.org una petizione affinché i responsabili di questa barbarie vengano adeguatamente puniti: http://chn.ge/2aunwCc
Animalisi Italiani Onlus si augura ora che la proposta di legge presentata quest’oggi venga presa in esame quanto prima dal Parlamento. Sarebbe un enorme passo avanti per il nostro Paese: sensibilizzazione delle persone (anche dei condannati) e certezza della pena sono infatti strumenti ineludibili per promuovere anche in Italia una cultura del rispetto per tutte le forme di vita.
Gli Animalisti Italiani Onlus (https://www.animalisti.it/) RIPARTONO CON LA RACCOLTA DI FIRME A ROMA: nel mese di agosto saremo presenti tutti i GIOVEDì (4-11-18-25), dalle ore 20:00, all’Evento estivo romano più importante, “LungoILTevereRoma” (altezza Ponte Sisto): info +393342461542 /06.780.41.71 /+39 3428949304
RASSEGNA STAMPA:
Il Messaggero.it —>> http://bit.ly/2akpTnO
Radio Radicale —>> http://bit.ly/2ahijPa
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