Il bosco è casa del lupo e l’uomo solo un ospite. Eppure continuiamo a invadere gli spazi che la Natura ha riservato ai suoi “figli”, gli Animali.
In seguito agli episodi di maltrattamento e uccisione dei lupi, registrati in questi ultimi giorni, l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani agisce per le vie legali al fine di costituirsi parte civile per tutelare i diritti della fauna selvatica, patrimonio indisponibile di ognuno di noi, su cui gravano atteggiamenti frutto di radicata ignoranza e di arcaici pregiudizi.
“Troppo spesso gli animali diventano oggetto di discriminazioni e violenza, talvolta anche causa delle sollecitazioni del mondo agricolo che lamenta danni all’agricoltura e alla zootecnia. Non esiste nessuna correlazione tra uccisioni di lupi e calo delle predazioni.
Quali alternative all’uccisione e alla persecuzione della fauna selvatica? Intanto iniziare da una convivenza pacifica evitando di invadere gli habitat e proseguire con l’uso di metodi nonviolenti: dai dissuasori sonori, passando per le classiche recinzioni” afferma Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani”.
In un video di pochi giorni fa che ritrae un automobilista che insegue alcuni lupi a Belluno e riprende tutto con il cellulare, abbiamo visto gli animali spaventati sottoposti a una forma pericolosa di maltrattamento. Un inseguimento, infatti, come quello mostrato nel video in casi estremi potrebbe portare i lupi anche alla morte.
Il filmato ha scatenato le polemiche soprattutto perché il colpevole è stato identificato con Luca Ghedina, allevatore e boscaiolo di mestiere, fratello del più noto campione di sci Kristian Ghedina. A destare scalpore la parola “li scanno” ovvero “li uccido”, che Ghedina ha pronunciato nel video.
A questa vicenda si aggiunge ancora un caso di lupo ucciso e brutalizzato, impiccato ad un albero nel Parco Nazionale del Gargano, nei pressi del Lago di Varano.
“La foto del lupo ucciso porta alla mente le sevizie che subì il povero cane Angelo in quel di Sangineto (Cs) nel lontano 2016; un immagine sconcertante che indigna e trafigge il cuore” commenta il Vice Presidente Riccardo Manca.
E prosegue: “Abbiamo deciso di denunciare sia Luca Ghedina, protagonista del folle e pericoloso inseguimento di un branco di lupi ma anche di sporgere denuncia contro ignoti per l’impiccagione del lupo nel Parco del Gargano.
Non è il primo caso di accanimento nei confronti di questa specie, la cui presenza sul territorio è sintomo di benessere degli ecosistemi.
È impensabile proseguire con questa deriva delinquenziale impunita.
Occorre più che mai che venga incentivata un’evoluzione della nostra coscienza che vada di pari passo con un nuovo rinascimento culturale; dobbiamo comprendere che la convivenza con i nostri Fratelli Animali è possibile senza ricorrere ad azioni cruente; diversamente siamo destinati al fallimento totale, il male che facciamo agli animali lo facciamo a noi stessi ”.
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