Cicerone diceva che “una casa senza libri è come un corpo senz’anima”. E, per combattere – in tutte le sue sfacettature – la nobile battaglia in favore degli animali, credo che leggere sia più importante che mai.
Il libro “Barry Horne, una vita per la liberazione animale” ripercorre la vita dell’animalista inglese Barry Horne, dalle prime azioni fino all’estremo sacrificio, voluto e cercato in nome e per conto della liberazione animale. Un uomo straordinario, che si è lasciato – letteralmente – morire di fame per protestare contro il mancato rispetto degli impegni presi dal governo britannico in tema di vivisezione. Ma non solo. Horne, accusato di terrorismo e condannato a 18 anni di reclusione, non poteva sopportare di languire in galera senza combattere più per gli animali. Decise dunque di fare attivismo anche dietro le sbarre, lasciando disorientati non solo avversari e nemici, ma anche i suoi stessi amici, e aprendo un dibattito all’interno della compagine animalista.
“È un libro in cui mi sono sforzato di offrire una panoramica della storia dell’animalismo britannico e dell’Animal Liberation Front e in cui tratteggio l’evoluzione di battaglie campali – da Hillgrove Farm a SHAC – che hanno costretto governi, multinazionali e mass media a chinarsi sul business inconfessabile dello sfruttamento di quelli che san Francesco d’Assisi chiamava i nostri fratelli minori”, dichiara lo scrittore Corrado Galimberti.
Un libro col quale, forte di una documentazione raccolta nel corso degli anni, viene offerta una finestra sul mondo del vero terrorismo e dove ho raccontato chi erano, oltre a Barry Horne, gli animalisti assassinati da coloro che li accusavano di essere pericolosi estremisti.