Il direttore di ‘Libero’ dice la sua – e lo fa alla sua maniera – sul caso del bambino vegano ricoverato all’Ospedale San Francesco di Nuoro.
Animalisti Italiani replica attraverso una lettera, scritta dal Vice Presidente Riccardo Manca, in cui si spiegano i motivi scientifici della validità della dieta vegana.
Caro Feltri la sua affermazione “più scemi dei vegani nemmeno i marziani” non rende merito alla sua intelligenza e offende aprioristicamente una “popolazione” su cui non abbiamo nessuna informazione certa.
Perché vede Feltri, il problema principale del mondo attuale sono proprio i preconcetti.
Esattamente quelli che lei palesa nei confronti dei marziani e dei cosiddetti “vegani” .
Un accostamento quantomeno singolare.
Forse perché lei, Dr. Feltri, considera coloro che hanno adottato uno stile di vita che rispetta il pianeta e i tutti i suoi ‘abitanti’ come dei “marziani” .
Un vero peccato perché ultimamente noi “animalisti” avevamo molta stima di lei anche per le sacrosante e colorite esternazioni di ferma condanna nei confronti della caccia e dei cacciatori.
In realtà siamo tutt’altro che marziani.
Siamo profondamente “Earthlings” (Terrestri), parafrasando il titolo di un film documentario che la invitiamo a visionare
Non può essere considerato marziano chi si preoccupa ed ha a cuore la Vita e il benessere di ogni Essere Senziente e del pianeta tutto.
Evoluzione vuol dire anche e soprattutto presa di coscienza.
E allora ci spieghi come mai gli ospedali sono pieni di bambini “onnivori” malati e nessuno fa titoloni sui giornali, mentre ora si punta il dito su un caso isolato di denutrizione strumentalizzando in modo subdolo il fatto che il piccolo segua un’alimentazione a base vegetale così come dichiarato dai suoi stessi genitori.
Le cause della patologia riscontrata possono essere molteplici, come affermato dagli stessi sanitari del nosocomio; strombazzare ai quattro venti false informazioni non rende merito alla sua deontologia professionale.
Le ricordiamo ad esempio che coloro che seguono questa benefica dieta (anche senza particolari conoscenze di scienza alimentare) conforme alle nostre esigenze chimico-biologiche, non solo non accusano carenze nutrizionali ma godono di una salute migliore degli onnivori.
Infatti è ormai accertato dai più accreditati istituti scientifici di ricerca del mondo come l’American Dietetics Association, la più grande organizzazione di nutrizionisti americani e canadesi, riconosciuti in tutto il mondo per serietà e attendibilità, che la dieta vegetariana e vegana è appropriata a qualunque fase della vita , compresa l’infanzia.
È inutile quindi dilungarsi ulteriormente sulla evidente opportunità di modificare in modo radicale molti dei nostri comportamenti che dati alla mano risultano essere deleteri: per gli uomini, per gli animali e per il pianeta .
Diversamente occorrerebbe dimostrare che la patologia riscontrata nel bambino è correlabile alla mancanza di nutrienti reperibili solo nei prodotti carnei.
La carenza di vitamina B12 (presente in gran parte in chi adotta un’alimentazione onnivora) è la sola che può costituire pericolo, ma facilmente arginabile attraverso l’assunzione di integratori, senza incorrere così negli effetti collaterali negativi dei prodotti carnei.
Alcuni ritengono ingiusto imporre al bambino una dieta ‘vegan’; noi al contrario riteniamo ingiusto e irresponsabile imporre l’alimentazione onnivora ai bambini. Noi siamo in grado di portare la testimonianza di moltissimi bambini e adolescenti, nati da genitori vegan, che godono ottima salute, ed è per questo motivo che invitiamo tutte le persone di buon senso ad alimentare i bambini con il cibo previsto dalla natura per noi frugivori; l’unico cibo adatto a garantire loro una vita sana e felice.
E visto che lei Dr. Feltri, segnala uno studio del premio Nobel Rubbia, noi le ricordiamo che il Ministero della Salute ha dichiarato la scelta ‘veg’ per i bambini totalmente legittima tanto da inserirla nelle mense scolastiche (fonte: Ministero della Salute www.tiny.cc/d8wbpy); di più la invitiamo ad osservare i risultati dello studio effettuato dalla Oxford University e pubblicato dalla rivista Pnas, concernente i benefici della dieta vegan, in termini di salute e di economia.
E’ emerso che se tutto il mondo adottasse una dieta strettamente vegana si risparmierebbero 8,1 milioni di morti premature da qui al 2050,dovute soprattutto alle minori malattie cardiovascolari, ma anche a tumori e patologie correlate all’obesità. I benefici economici (solo) per i sistemi sanitari, poi, andrebbero da 700 a 1000 miliardi di dollari l’anno. Forse è il caso di rivedere certi giudizi affrettati e perfettamente in linea con il “sistema” a cui interessa più il profitto che il benessere della popolazione.
Cordiali saluti
Riccardo Manca Vicepresidente Animalisti Italiani