Ieri Martedì 9 febbraio 2016 in relazione a questo articolo —->>> http://bit.ly/1QVf77G
vorremmo apportare le dovute rettifiche che ci giungo direttamente dalla nostra rappresentante locale Federica Furlan:
La volontaria Paola Auzas collabora “anche” con l’Associazione Animalisti Italiani di La Spezia, ma non è “di” Animalisti Italiani e questa iniziativa non è stata ufficialmente intrapresa direttamente dall’associazione stessa.Questo spiega in primis il fatto che per la raccolta fondi, che pure se non da voi citata, è indicata una postepay e non il conto corrente dell’associazione.Secondariamente che l’associazione è contraria all’acquisto di animali, seppure con nobili finalità come quella di adoperarsi per la loro salvezza, in quanto ritiene la strategia inappropriata; attraverso infatti l’acquisto si finanzia il mercato di allevatori, venditori, macellai e tutto l’indotto di chi lucra e specula sulla pelle di esseri senzienti, allevatori che sostituiranno gli animali venduti agli animalisti con nuovi animali da immettere sul mercato.Riteniamo invece doveroso ed opportuno effettuare una capillare attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla necessità di adottare stili di viti improntati sull’etica e sul rispetto di ogni essere senziente, dall’abbigliamento (pelle, pellicce, lana, seta), all’alimentazione, alla condanna di attività come circhi,zoo, delfinari, sperimentazione animale e quant’altro.Vi chiedo quindi gentilmente di apportare le dovute modifiche affinchè si possa rendere trasparente ed inequivocabile la policy dell’associazione che, pur avendo contribuito all’iniziativa con appelli per l’adozione e tutto quanto si è reso necessario per garantire la salvezza dei vitellini, si dissocia dalla metodologia adottata e non ha organizzato direttamente alcuna raccolta per i contributi economici,Grazie per l’attenzione,cordiali salutip. Animalisti Italiani La SpeziaFederica Furlan
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