Buckingham Palace ha annunciato la morte della regina Elisabetta II: la sovrana si è spenta a Balmoral all’età di 96 anni. Il mondo oggi la commemora.
Indubbiamente la regina è nell’immaginario comune, oltre che nel Regno Unito, non solo più alta carica politica e religiosa, ma un simbolo fondamentale per i sudditi e una figura centrale nella storia degli ultimi tempi.
In molti messaggi di cordoglio comparsi in memoria della defunta Regina Elisabetta II viene esaltato il suo “amore per gli animali”. Ma li amava davvero?
Noi Animalisti Italiani non siamo affatto d’accordo.
Farsi ritrarre abbracciata a splendidi cavalli e ai suoi cani (era una grande appassionata di Corgi e Dorgi) non ci sembra sinonimo di attenzione alla difesa dei diritti e della vita degli esseri senzienti animali, dal momento che poi usava gli stessi animali come strumenti per le adorate battute di caccia.
E lo dimostra appunto il suo amore sconfinato per la caccia che supera di gran lunga quello per cani e cavalli. Mietere vittime animali e far scorrere sangue di innocenti era un appuntamento fisso e improcrastinabile per la Regina e la famiglia reale, come ben noto al grande pubblico. Ricordiamo bene quando fonti di palazzo reale riferivano che la sovrana fosse “esasperata” dall’insistenza di Blair per abolire la caccia.
Dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “La Regina ammazzava tigri, volpi, daini, con il fucile o a bastonate. Allevava daini per liberarli nella sua tenuta ed ucciderli; esperta di caccia alla volpe, è stata capace di finirne alcuni a bastonate. Girava il mondo per uccidere tigri ed altri animali selvatici, era fiera di trasportare i fagiani legati con la corda, che aveva appena massacrato e dei suoi trofei di caccia. Se in Inghilterra c’è una famiglia visceralmente attaccata all’antica tradizione di indossare una giubba rossa, montare su un magnifico destriero, inseguire una volpe insieme a decine di altri cavalieri e poi farla sbranare da una muta di cani inferociti, questi sono indubbiamente i Windsor!”
Prosegue: “Noi Animalisti Italiani Onlus piangiamo Lady Diana e non certo chi aveva le mani insanguinate: gentile, animalista, anti caccia, tanto da litigare con il neo re Carlo perché non voleva che portasse a caccia i loro figli, vegetariana, donna del popolo. Era Lady Diana e non di certo la regina Elisabetta. Oggi tutti dimenticano perché e come sei morta o meglio come sei stata uccisa 25 anni fa. A te, cara Lady Diana, va il ricordo degli Animalisti Italiani”.
Cordoglio per la morte della Regina Elisabetta II a cui riconosciamo forza e capacità straordinarie, ma non di certo l’amore verso gli animali che emergeva invece nell’animo di Diana. “La tua candela si è consumata molto tempo prima di quanto farà mai la tua leggenda” cara Lady D.
PS: Ma… siamo nel Terzo Millennio o ancora all’epoca della schiavitù e delle Colonie? Ce lo chiediamo oggi che tutto il mondo piange il simbolo della monarchia e dunque del potere dei forti e dei ricchi sul popolo non tanto sovrano.