L’Associazione Animalisti Italiani, pur avendo al centro della propria missione la tutela e la difesa degli animali, ha sempre creduto che la giustizia sociale e i diritti umani siano parte integrante della propria azione. Per questo motivo abbiamo scelto di aderire, insieme alla CGIL, al referendum dell’8 e 9 giugno.
“Siamo stati inseriti tra le associazioni aderenti al Referendum perchè riteniamo che il cambiamento per una società più giusta deve partire dal basso, da ciascuno di noi”, afferma il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale.
Si tratta di un’occasione importante, forse irripetibile, per dire basta a un sistema che mette il profitto sopra le persone, che calpesta la dignità dei lavoratori e trasforma la precarietà in una condizione permanente. Un sistema che non tutela chi lavora, né chi vive accanto a noi – siano esseri umani o animali.
In questi giorni difficili, in cui la partecipazione sembra cedere il passo alla disillusione, è fondamentale ricordare che votare è un dovere civico, come afferma l’articolo 48 della nostra Costituzione. È anche un gesto di speranza e responsabilità, un modo per rimettere al centro l’essere vivente, la giustizia e il rispetto.
I quesiti referendari toccano temi cruciali: il lavoro sicuro, la fine del precariato, la giustizia per chi è stato licenziato ingiustamente, il diritto alla cittadinanza per chi contribuisce alla nostra società. Difendere questi diritti significa anche difendere una cultura della cura, contro ogni forma di sfruttamento e violenza.
Noi Animalisti Italiani crediamo che la società migliore per gli animali è una società giusta anche per gli esseri umani. Per questo, l’8 e 9 giugno, andiamo a votare. E votiamo SÌ.
Per maggiori informazioni sulle modalità di voto, visita il sito: www.referendum2025.it