Roma, 8 Febbraio 2018 – “Green Hill significa collina verde ma in realtà si trattava di una collina rossa. Rossa come il colore del sangue. Ci chiediamo come sia possibile che il giudice abbia assolto chi è corresponsabile della morte di oltre 6.000 Creature innocenti. E su questo non ci sono dubbi, non ci sono se e non ci sono ma. I veterinari e i dipendenti sono colpevoli. Esistono le prove: inoppugnabili e documentate. Prove che hanno permesso di condannare per reati di varia natura i loro “capi”, con sentenza definitiva dello scorso autunno 2017”.
E’ questa la reazione del Vice Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca, alla decisione del Gip del tribunale di Brescia, Giovanni Pagliuca, di assolvere da ogni accusa due veterinari della Asl di Brescia, accusati di concorso in maltrattamenti, uccisione, omessa denuncia e falso in atto pubblico, e tre dipendenti del “canile” Green Hill, accusati di falsa testimonianza. Una notizia che rappresenta un fulmine a ciel sereno, visto che il pm aveva chiesto la condanna per tutti nell’ambito del processo bis sui fatti accaduti all’interno dell’allevamento di cani Beagle chiuso a Montichiari, nel 2012.
“Questa “assoluzione” è oltremodo vergognosa – conclude Riccardo Manca – e noi Animalisti Italiani auspichiamo che in sede di appello venga completamente stravolta. Ci auguriamo che venga fatta giustizia nei confronti di chi ha sulla coscienza fiumi di sangue innocente. Giustificare i comportamenti omertosi, di chi per anni ha assistito senza battere ciglio a vere e proprie torture nei confronti di esseri inermi e indifesi, significa ucciderli ancora una volta. Come diceva Martin Luther King, Fino a che tutti non sono liberi, nessuno è libero”.
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