Roma, 10 novembre 2017 – “Dal Senato italiano non sono stati approvati né decreti né delibere che autorizzino i cacciatori ad abbattere il 5% dei lupi presenti sul territorio del Trentino Alto Adige. Mi colpisce molto che qualcuno cerchi di strumentalizzare il linguaggio normativo per soddisfare le esigenze proprie o di chissà chi”. Il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, interviene così sul caso dell’Ordine del giorno approvato a Palazzo Madama sulla gestione dei lupi in Trentino Alto Adige. Nella fattispecie, il numero uno dell’associazione alza la voce in merito ad un articolo comparso sul sito internet del quotidiano locale L’Adige, dal quale emerge la soddisfazione di Franco Panizza, vicepresidente del Gruppo per le Autonomie e segretario politico del PATT (Partito Autonomista Trentino Tirolese), di fronte al provvedimento approvato dal Senato. In realtà le cose stanno diversamente.
L’Ordine del giorno approvato a Palazzo Madama impegna il Governo “nell’ambito del regime di protezione del lupo, a valutare la possibilità di adottare decisioni che tengano conto di dati più aggiornati relativi alla sua presenza, che si basino sull’incremento numerico della specie e della sua capacità di diffondersi nell’arco alpino, considerato che la documentazione che sta alla base della decisione della Commissione, rappresenta un quadro ormai troppo lontano dalla situazione attuale”. Tempi di eventuale attuazione, non inferiori ai due anni.
Cosa significa tutto questo? Lo spiega il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale: “Il PATT si sta fregiando di un risultato che, grazie a Dio, è ad oggi molto lontano dall’essere raggiunto, ma che rappresenta solo uno zuccherino per tutti coloro che sono ancora convinti di poter decidere liberamente della vita o della morte di un Animale innocente. Tutto questo – conclude Caporale – deve però farci capire che l’attenzione va mantenuta altissima. Dopo i recenti episodi di cronaca che hanno visto, in diverse regioni d’Italia, cadere esemplari di lupo sotto le brutali e sadiche mani di uomini senza scrupoli, il Trentino deve rimanere sotto i riflettori dell’opinione pubblica e di tutte le persone che hanno a cuore la salvaguardia degli animali”.
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