Possiamo chiudere gli allevamenti. Per sempre. Questa è un’occasione storica.
Per questo l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani ha deciso di sostenere l’iniziativa dei cittadini europei End The Slaughter Age che possiamo a ragione definire il passo successivo di End The Cage Age. Prima abbiamo lottato per liberare gli animali dalle gabbie, oggi lottiamo per non finanziare più, con soldi pubblici, il loro massacro.
Vi chiediamo di firmare, non una semplice petizione, ma una iniziativa europea con valore legale, che se raggiungerà il numero di firme necessario, almeno 1 milione di firme valide, costringerà la Commissione Europea a deliberare per sottrarre i sussidi agricoli agli allevamenti, e destinarli alla produzione etica e sostenibile di cibo, e cioè i prodotti a base vegetale e quelli ottenuti con l’agricoltura cellulare.
Non è giusto che le tasse dei cittadini europei, soprattutto quelli che hanno smesso di mangiare carne, siano regalate al settore degli allevamenti, il più crudele e il più distruttivo per l’ambiente e la salute pubblica.
La produzione di carne contribuisce alla deforestazione e all’emissione di gas serra prima di tutto, ma produce anche ammoniaca, azoto, inquina fonti idriche, il suolo, e altera gli ecosistemi. Tutto questo massacrando e torturando miliardi di animali.
Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), abbiamo circa 6 anni per evitare il punto di non ritorno climatico. Le emissioni dei gas serra hanno raggiunto livelli mai visti prima su questo pianeta. Dal 15% al 51% sono dovuti al consumo di carne tradizionale.
Ci sono alternative etiche in grado di produrre la stessa quantità di carne con il 96% di emissioni serra in meno.
Le alternative per salvare il mondo esistono già!
Aiutaci a chiedere ai politici di intervenire prima che sia troppo tardi.
L’Agricoltura Cellulare è un nuovo ramo tecnologico che permette la produzione di carne, latte, uova, ossa, pelle e molto altro materiale organico direttamente in laboratorio, partendo da poche cellule che si moltiplicano quasi all’infinito.
La meraviglia di questa frontiera del food è che le cellule vengono prelevate attraverso una biopsia che non provoca all’animale non umano alcun dolore, e potrà vivere sano, felice e, sopratutto, libero.
Il primo hamburger di manzo coltivato nel 2013 costava 250.000 €, mentre oggi ne costa solo 8 €. Il prezzo è sceso molto, ma è ancora troppo caro. L’industria zootecnica sta esercitando pressioni sulla politica attraverso i lobbisti per contrastare questa innovazione.
Al momento è possibile acquistare carne coltivata solo in luoghi specifici in Israele e Singapore.