ACCADE OGGI: al festival Gadhimai, mattanza di animali innocenti.
Dal 3 al 5 dicembre, ogni cinque anni, in Nepal, si ripete quello che è considerato il più grande massacro rituale di animali nel mondo. Nel 2009, oltre 200.000 animali sono stati uccisi durante i festeggiamenti per la dea Gadhimai, sacrificati dai fedeli che infliggono loro una morte truculenta. In realtà tale rito è proibito dal 2015 secondo quanto stabilito dalla corte suprema nepalese ma le agenzie governative non sono riuscite ad attuare questa sentenza.
DI COSA SI TRATTA: “Gadhimai Mela” è una celebrazione rituale a prevalenza di fedeli indiani che si svolge ogni cinque anni nel villaggio nepalese di Bariyarpur, al confine con l’India. Più di 200 macellai pronti, coltelli affilati, sciamani e migliaia di fedeli che durante tre giorni, tra canti e preghiere, prendono parte alle cerimonie tradizionali nel corso delle quali bufale, capre, pecore, ratti, piccioni e pollami vengono sacrificati con metodi brutali. Sciamani procedono all’offerta del sangue degli animali, prelevato in cinque punti del loro corpo, portandoli a una morte lenta e dolorosa.
L’edizione del 2009, che costò la vita a 200 mila animali, fu definita “il più grande sacrificio al mondo”. Anche quest’anno è svanita la speranza di vedere tramontare questa tradizione plurisecolare. Il festival Gadhimai viene celebrato nonostante un bando emesso nel 2015 da autorità religiose e che la Corte suprema del Nepal ha trasmesso alle autorità locali. Non sono riuscite a fermare il bagno di sangue le associazioni ambientaliste in lotta contro questa crudele cerimonia.
Nessun cenno di civiltà, nessun rispetto per la vita, eppure basterebbe uno sforzo per riportare i comportamenti in un alveo che non sia quello della violenza e del degrado.
In Italia, Animalisti Italiani, è da anni in prima linea nella battaglia contro la macellazione rituale religiosa tramite blitz, petizioni, denunce.