In Italia ancora si concedono spazi pubblici per celebrare la macellazione rituale:
pratica NON RICONOSCIUTA dal nostro ordinamento giuridico
CALENDARIZZARE LA LEGGE N. 1225 SUBITO!
Roma, 22 Settembre 2015- Per gli islamici rappresenta la più totale sottomissione a Dio, per Animalisti Italiani Onlus -www.animalisti.it- una pratica brutale di sgozzamento, senza stordimento, dove l’animale aspetta agonizzante di esalare l’ultimo respiro scivolando in una lenta morte per dissanguamento. Si tratta della Festa del Sacrificio, il rituale religioso per cui il 23 Settembre gli animali vengono ammazzati con un taglio alla gola e lasciati al loro destino di una morte esangue.
Lo scorso 8 Settembre una delegazione dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus è stata ricevuta dalla Presidenza della Camera, incontro nel quale ha sollecitato la Calendarizzazione e l’inizio della discussione della Proposta di Legge n. 1225, presentata da ormai oltre due anni, il 18 giugno 2013, che giace ancora nei cassetti del Parlamento. “L’Italia è un Paese laico, – argomenta il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale – dunque nel nostro Paese le leggi devono riguardare tutti: italiani e stranieri, senza deroghe per motivi religiosi. Noi chiediamo di seguire l’esempio di Olanda, Polonia, Svizzera, Lettonia, Svezia, Danimarca, Austria, Finlandia, Estonia e Slovacchia, le quali hanno vietato, in tutto o in parte, la macellazione rituale”.
La proposta di legge numero 1225 mette in evidenza come la libertà religiosa sia un diritto inviolabile riconosciuto dalla Costituzione ma che, quando si traduce in comportamenti esterni, deve rispettare i limiti che scaturiscono dalla comparazione con gli altri valori tutelati dal nostro ordinamento giuridico.
Intanto a Como tutto è pronto per festeggiare in Piazza D’Armi un rito lontano dalla nostra cultura e assolutamente non previsto dal nostro ordinamento giuridico. L’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco del Pd Mario Lucini, ha dato il placet affinché si possa celebrare la Festa del Sacrificio.
“Un decreto legislativo del 1998 prevede che l’animale prima di essere ucciso debba essere privo di coscienza, – spiega il Presidente di Animalisti Italiani Onlus – in modo da evitargli ulteriori sofferenze. Lo stesso decreto, però, concede una deroga alle macellazioni rituali. Secondo un’inchiesta condotta dall’Organizzazione Internazionale Animal Equality il giro d’affari in Italia, della cosiddetta macellazione rituale halal per la religione musulmana, e kosher per quella ebraica, ammonta a circa 5 miliardi di euro. Anche le regole europee sul tema (regolamento 1099/2009) prevedono che l’uccisione dell’animale avvenga solo dopo lo stordimento. La normativa garantisce inoltre agli Stati membri dell’Unione Europea l’autonomia decisionale in tema di deroghe alla legislazione su stordimento e macellazione. Il risultato – tira le fila Caporale – è che in Europa il quadro è eterogeneo: alcuni Paesi vietano la macellazione rituale, altri la permettono, in altri invece è permessa ma non viene concessa deroga allo stordimento”.
Per firmare anche Tu contro la macellazione rituale vai su
https://www.animalisti.it/cosa-facciamo/firma-la-tua-petizione.html
Dicono di noi:
24Zampe (IlSole) >>> http://bit.ly/1iwmgPh
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