L’Associazione Animalisti Italiani esprime la sua ferma condanna nei confronti del recente Decreto Agricoltura approvato in Consiglio dei Ministri, definendolo un attacco senza precedenti alla natura e agli animali. Tale decreto, promosso dal Ministro Lollobrigida, minaccia gravemente gli equilibri ambientali e la tutela degli esseri viventi.
La decisione di trasferire la competenza funzionale dei Carabinieri Forestali dal Ministero dell’Ambiente al Ministero dell’Agricoltura, vicino alla lobby venatoria, è particolarmente preoccupante, poiché favorisce un’ agenda ideologica che privilegia gli interessi agricoli a scapito della biodiversità e del benessere animale. Questo atto dimostra un atteggiamento arretrato e antiscientifico, contraddicendo i principi fondamentali dettati dalla Costituzione Italiana.
L’articolo 10 del nuovo decreto stabilisce che il “Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dipende funzionalmente dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”. Così facendo Lollobrigida realizza il sogno di cacciatori (e bracconieri), le cui irregolarità, durante l’attività venatoria, vengono denunciate proprio dai carabinieri forestali.
Inoltre, l’inclusione nel decreto di disposizioni che prevedono l’utilizzo dell’esercito per l’abbattimento dei cinghiali rappresenta un evidente fallimento delle politiche di gestione della fauna selvatica, evidenziando una mancanza di soluzioni efficaci ed eticamente accettabili , come l’uso del Gonacon, vaccino immunocontraccettivo che consentirebbe con una sola dose di sterilizzare una notevole quantità di cinghiali.
Si ricorda, che in questo campo, Governo e Parlamento hanno già nominato un commissario speciale con ampi poteri, modificato la legge sulla caccia, creando piani straordinari di contenimento affidati ai cacciatori, mascherati da bioregolatori, eliminando il ruolo di supervisione scientifica di ISPRA e di controllo delle forze di polizia. In questi anni sono state stanziate ingenti somme di denaro e con la scusa del contenimento della fauna sono stati aumentati di ulteriori 500.000 euro annui, i soldi pubblici regalati alle associazioni venatorie.
L’Associazione Animalisti Italiani accoglie con favore la decisione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di non firmare il decreto in questione. Questo gesto testimonia la salvaguardia dei valori costituzionali e il rispetto per la biodiversità e il benessere degli animali così come sancito dall’art.9 della Costituzione.