Scena da far west in una strada centrale di Napoli, precisamente in via Cesare Rosaroll poco dopo le ore 14.
A farne le spese il povero cucciolone di pit-bull di un soggetto con precedenti penali che non si sa come, “possedeva” il molosso nonostante il divieto di detenzione di animali della suddetta razza per gli individui sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale.
Durante la consegna di una notifica al pregiudicato, attualmente agli arresti domiciliari, e a seguito del parapiglia venutosi a creare, il nostro nuovo “giustiziere” in uniforme di stato ha pensato bene di freddare il cane con 2 colpi di arma da fuoco; cane che ovviamente era solo molto agitato e preoccupato come si vede chiaramente nei vari video che sono stati prontamente diffusi in rete.
Ci domandiamo in primis come mai durante azioni del genere non vengano coinvolti i competenti servizi della ASL per affiancare la Polizia di Stato.
Polizia che sicuramente era a conoscenza di tutti i dettagli inerenti il domicilio oggetto di visita.
Ci domandiamo come mai i molossoidi vengano affidati con ‘estrema facilità’ ai pregiudicati diventando così lo sfogo della loro sete di dominio (questa razza nella maggior parte dei casi ha una naturale predisposizione ad essere dominante anche se dipende sempre molto dall’uomo) e allo stesso tempo le loro vittime sacrificali.
Come mai i canili durante le adozioni non effettuano i dovuti e accurati controlli?
ERA SOLO UN CUCCIOLONE CHE AMAVA LA VITA!
Ci battiamo per i diritti degli ultimi tra gli ultimi da tanti anni e un episodio del genere è di una gravità inaudita.
Un rappresentante dello Stato non può permettersi di agire sconsideratamente. Un gesto codardo; un gesto miserabile, da persona senza un briciolo di cuore. Un’esecuzione a pieno titolo.
Abbiamo contattato i nostri legali per tutte le azioni che riterremo opportuno intraprendere affinché venga fatta luce sull’accaduto e resa giustizia all’anima di una creatura comunque innocente. Presentata denuncia in merito al fine di sollecitare le autorità a compiere celermente le indagini.
Ancora una volta la “follia umana” unita alla sua “distruttività “ hanno causato dolore e morte.
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