“Ordinanza inutile, insufficiente e inefficace quella del Ministro della Salute Speranza”, commenta il Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale a proposito della sospensione di soli 3 mesi (fino a febbraio 2021) delle attività degli 8 allevamenti di visoni in Italia.
E aggiunge: “Servono misure restrittive maggiori, decisioni più drastiche e incisive per il bene di tutti: uomini e animali.
Si tratta di tutelare la salute collettiva davanti alle mutazioni del virus SARS-Cov2 sviluppate proprio negli allevamenti di visoni. Tutti gli allevamenti intensivi sono luoghi idonei al proliferare di focolai di virus dove questi si amplificano trovando le giuste condizioni di riproduzione.”
L’Associazione Nazionale Animalisti Italiani chiede, ancora una volta, di seguire il positivo esempio di Paesi europei che hanno già imposto lo stop alla produzione di pellicce, sia per evidenti motivazioni etiche che di tutela della salute pubblica.
In diversi allevamenti italiani sono stati registrati casi di violazione alle norme di biosicurezza.
Bisogna scongiurare il ripetersi di situazioni emergenziali come in Danimarca.
Serve un divieto totale per ottenere dei veri benefici.
Le condizioni di allevamento di questi animali sono agghiaccianti; un’onta che resterà per sempre sulla nostra coscienza.
Al di là degli evidenti pericoli di trasmissione del virus dai visoni agli umani, e del possibile depotenziamento degli effetti dei futuri vaccini, a causa delle presunte mutazioni osservate in questi allevamenti, chiediamo al governo una reale inversione di rotta che testimoni finalmente una presa di coscienza collettiva al fine di tutelare il benessere della società e dell’ ambiente che ci ospita.
Ministro Speranza, non è il momento di palliativi, ma di scelte coraggiose.