In questi giorni è in corso la COP27, con oltre 190 Paesi da tutto il mondo.
Ha preso il via domenica 6 novembre e terminerà il 18 novembre.
Si tratta dell’appuntamento annuale promosso dalla UNFCCC (la Conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici) dove sono svolti i negoziati sul clima: l’appuntamento quest’anno è a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
Per la prima volta si sta parlando anche di agricoltura e alimentazione. Il complesso agroalimentare è responsabile di un terzo delle emissioni.
Persino il Papa all’Angelus ha lanciato dalla finestra del Palazzo apostolico un grido d’aiuto per il pianeta terra, chiedendo che al vertice sul clima, la Cop27, si facciano passi in avanti sul solco degli accordi internazionali di Parigi. Il Pontefice, autore della prima enciclica sociale green, Laudato Si, ha incoraggiato ancora una volta i leader mondiali riuniti in Egitto a intraprendere un’azione “radicale” per affrontare il cambiamento climatico. Non è il solo visto che da anni ci mobilitiamo in tutte le piazze d’Italia per sensibilizzare sul tema ed evidenziare come si glissi sempre sull’impatto degli allevamenti sul cambiamento climatico!
Eppure l’allevamento di animali destinati alla tavola contribuisce per almeno il 14,5% delle emissioni globali di gas serra. Basti pensare che 1 kg di carne di bovino genera 23 volte i costi ambientali per la società rispetto a 1 kg di legumi. Non dimentichiamolo!
Solo eliminando il consumo di carne animale potremo salvare il pianeta.