L’Associazione Animalisti Italiani accoglie con favore quanto accaduto nel Comune di Bacoli, in provincia di Napoli, dove l’amministrazione comunale ha dimostrato fermezza e coerenza nel contrastare la presenza e la promozione di circhi con animali sul proprio territorio. Un’azione concreta, che va oltre le dichiarazioni di principio, e che rappresenta un esempio virtuoso per tutte le istituzioni locali italiane.
Il sindaco Josi Della Ragione ha infatti sanzionato un circo che si autodefinisce “colosso con 100 animali” non solo per le affissioni abusive, ma ribadendo con chiarezza che a Bacoli non c’è spazio per spettacoli basati sulla sofferenza animale, né per la loro pubblicità. Le risorse ottenute dalle multe saranno destinate al sostegno degli animali randagi: un messaggio forte, simbolico e profondamente etico. Questo episodio dimostra che il cambiamento è possibile, quando le amministrazioni scelgono di stare dalla parte della legalità, del rispetto e della sensibilità collettiva. Un cambiamento che però, a livello nazionale, continua a essere ostacolato. Per questi motivi, l’Associazione Animalisti Italiani invierà al Sindaco la tessera di socio onorario, accompagnandola con una proposta di collaborazione e i migliori auguri per la prosecuzione della sua amministrazione nel segno della tutela e del rispetto degli animali.
UNA LEGGE CHE ATTENDE DI DIVENTARE REALTÀ
In Italia esiste già una norma chiara: la Legge Delega n. 175/2017 prevede il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli itineranti. Tuttavia, il decreto attuativo necessario a renderla operativa non è mai stato approvato. Dopo anni di rinvii, il Governo ha ora proposto un ulteriore slittamento al 31 dicembre 2026, prolungando di fatto una situazione di vuoto normativo.
Questo significa almeno un altro anno e mezzo di gabbie, addestramenti coercitivi, continui trasferimenti e stress per migliaia di animali, costretti a esibirsi per un intrattenimento sempre meno accettato dalla società.
L’OPINIONE PUBBLICA È AVANTI ALLA POLITICA
Secondo un’indagine Doxa, oltre il 76% degli italiani è contrario all’uso degli animali nei circhi. Non si tratta quindi di una battaglia ideologica, ma di una richiesta chiara che arriva dalla maggioranza dei cittadini.
Nel resto d’Europa e del mondo, il percorso è già avviato: più di 50 Paesi hanno introdotto divieti o forti limitazioni. In Europa, 27 Stati hanno preso posizione contro questa pratica. Grecia e Malta hanno vietato completamente i circhi con animali; molti altri Paesi, tra cui Austria, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito, hanno imposto restrizioni severe, soprattutto sugli animali selvatici. Anche in Italia, sempre più Comuni scelgono di non concedere spazi pubblici ai circhi con animali, seguendo l’esempio di Bacoli.
I CIRCHI POSSONO CAMBIARE
Il superamento del circo con animali non significa la fine dell’arte circense. Al contrario, diversi operatori hanno già dimostrato che è possibile puntare su talento umano, acrobazia, musica e innovazione, senza sfruttamento. Si pensi a Le Cirque du Soleil oppure a Le Cirque Zoppis con lo spettacolo Evolution attualmente in corso a Roma. Anche realtà storiche del circo italiano hanno scelto di evolversi, fino ad esponenti della tradizione Orfei come Brigitta Boccoli, che hanno annunciato un futuro del circo fondato esclusivamente sul talento umano, dimostrando che la tradizione può andare di pari passo con il rispetto degli animali.
LA MOBILITAZIONE CONTINUA
L’Associazione Animalisti Italiani continua a promuovere presidi, sit-in e iniziative pubbliche per mantenere alta l’attenzione su un tema che non può più essere rinviato.
In occasione del primo presidio contro il Circo Rony Roller, svoltosi il 21 dicembre, la partecipazione è stata ampia e sentita. Come sottolinea Walter Caporale, presidente dell’Associazione Animalisti Italiani:
«Abbiamo inviato un’ulteriore lettera istituzionale al Governo per sollecitare il decreto attuativo, chiedendo un incontro con le Associazioni al fine di tutelare gli animali nei circhi. Invitiamo anche i cittadini al mail bombing. La risposta degli italiani è straordinaria: sempre più persone non accettano che la sofferenza animale venga mascherata da spettacolo. È un segnale forte, che ci incoraggia ad andare avanti. Invitiamo tutti a essere presenti al nostro presidio che si terrà il 27 dicembre davanti al Circo Paolo Orfei, dalle ore 15 alle 18, in Viale di Torre Maura 81, a Roma, perché solo con una partecipazione continua possiamo ottenere un cambiamento reale e definitivo».
Gli animali non possono aspettare ancora.
L’esempio di Bacoli dimostra che la volontà politica può fare la differenza. Ora serve il coraggio di compiere la scelta giusta, a livello nazionale, una volta per tutte.