Un uomo di origine rumena, M.G., di cui siamo riusciti a risalire al nominativo, armato di una pistola ha legato un cane agonizzante ad un furgone trascinandolo fino ad un ucciderlo.
Per appagare il suo ego distorto ha, inoltre, filmato l’abominio, postandolo sui social. Poco dopo, il colpevole ha rimosso il video.
Le immagini, tuttavia, sono state salvate e consegnate alle autorità.
E’ quanto successo qualche giorno fa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.
Il pericoloso individuo sembrerebbe aver compiuto questo gesto per fare un “dispetto” al vicino.
Questa vicenda ci ricorda morti similari che abbiamo già denunciato in passato, come quella dei cani randagi Pluto a Fardella (PZ) e Matteo a Priolo Gargallo (SR), uccisi senza pietà allo stesso modo: legandoli con una corda all’auto in corsa.
L’uccisione di animali è reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.»
Pene queste, che riteniamo un oltraggio alla vita.
Animalisti Italiani provvederà a sporgere denuncia alle autorità competenti.
“Da tempo richiediamo al Governo, raccogliendo firme attraverso la nostra petizione ‘Pene più dure per chi maltratta gli animali’, l’inasprimento della legge. Non sono bastati Angelo, Pilù, Matteo, Pluto, Spike, Moro, Snoopy, Rocky, Ruth, Arturo e tanti altri fratelli animali massacrati dalla gratuita violenza umana. Qual era il nome di questa ennesima vittima innocente? Il suo nome probabilmente era Nessuno. E lo diciamo a ragion veduta, vista la considerazione che il nostro sistema riserva a questi nostri fratelli così speciali” dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani.
Urge modificare le leggi a tutela degli animali con un adeguato inasprimento delle sanzioni e proibendo la diffusione di immagini e video come quello girato a Mazara del Vallo (TP), perché il rischio emulazione è alto.
Oggi, però, noi abbiamo il dovere morale di mostrarvi cosa è accaduto mostrandovi queste dolorose immagini.
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Non si dimentichi la stretta correlazione esistente fra crimini così efferati e pericolosità sociale di chi se ne rende responsabile.
Se riuscissimo a imparare dagli animali come si ama forse saremmo persone migliori!