Roma, 20 ottobre 2025 – Oggi davanti alla sede della Regione Lazio si è alzata una nebbia diversa da quella dell’autunno: era tinta del colore rosso sangue degli animali, il cui sterminio si consuma nel silenzio delle istituzioni.
600.000 euro: soldi pubblici stanziati per finanziare l’uccisione di animali rinselvatichiti. Questa la decisione della Regione Lazio che ha scatenato una reazione forte, visibile e piena di indignazione negli Animalisti Italiani.
In piazza, davanti alla Regione Lazio, si sono ritrovate persone comuni e attivisti, in un presidio organizzato dall’Associazione Animalisti Italiani, coordinata dal Presidente Walter Caporale sempre in prima linea per i diritti degli animali. Tutti i partecipanti uniti dal rifiuto di questa barbarie: alcuni si sono incatenati simbolicamente alle transenne della Regione per richiamare l’attenzione sul sangue che si vuole versare lontano dagli occhi dell’opinione pubblica.
Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, ha dichiarato:
“Invece di trovare soluzioni nonviolente e scientifiche, la Regione Lazio opta per la via più crudele: la mattanza. È inaccettabile. Questa non è gestione faunistica, è sterminio con fondi pubblici.”
Mentre la Regione continua a tacere, gli animalisti parlano con i corpi, con le catene, con le coscienze: una protesta pacifica ma visibile, per rompere l’indifferenza e chiedere trasparenza, dialogo e alternative etiche.
La mobilitazione non finisce qui.
Animalisti Italiani annuncia nuove azioni fino a quando questa strage non sarà fermata.








