L’Associazione Animalisti Italiani continua la sua battaglia legale per ottenere giustizia per la capretta brutalmente uccisa presso l’agriturismo “S. Isidoro” ad Anagni. In seguito alla recente ordinanza emessa dal Tribunale di Frosinone, il giudice per le indagini preliminari, Dott.ssa Ida Logoluso, ha disposto ulteriori indagini per fare piena luce sulla vicenda, accogliendo le opposizioni presentate dalla nostra associazione, parte in causa nel processo.
La decisione del giudice rappresenta un’importante vittoria per tutti coloro che si battono per i diritti degli animali. Il giudice ha riconosciuto la legittimità delle associazioni di tutela animale di opporsi alla richiesta di archiviazione, confermando che esse possono essere considerate parte offesa nei reati contro il sentimento degli animali, ai sensi degli articoli 544 bis e 544 quinquies del Codice Penale.
Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, ha dichiarato: “Siamo estremamente soddisfatti di questa decisione. Non ci fermeremo finché non verrà fatta piena giustizia. La brutalità e la violenza contro gli animali non possono e non devono restare impunite. La nostra associazione continuerà a lottare con tutte le sue forze per difendere chi non ha voce.”
Caporale aggiunge: “Il PM ha avanzato la proposta di archiviazione per il reato di uccisione dell’animale, argomentando che non è possibile stabilire con certezza se l’animale fosse vivo al momento dell’aggressione. Tuttavia, riteniamo che vi siano prove che dimostrano il contrario, e che l’animale fosse ancora vivo quando è stato brutalmente trattato.”
Anche l’avvocato Francesca Pantanella, legale dell’Associazione Animalisti Italiani, ha espresso il suo apprezzamento per l’ordinanza: “Questo provvedimento ci consente di approfondire aspetti fondamentali della vicenda, come la condizione della capretta prima dei maltrattamenti. Sussistono riscontri esterni idonei a stabilire che l’animale fosse vivo al momento dei fatti.”
La giustizia per la capretta di Anagni è una battaglia simbolica che riguarda tutti noi e il rispetto dei diritti fondamentali degli animali.