Il Tribunale dispone per la seconda volta l’archiviazione
Pescara, 3 settembre 2015 – In questo Paese c’è ancora libertà di pensiero e di espressione, purché si rispettino i principi di verità e continenza. Ed è proprio in nome di questa libertà – fin troppo spesso osteggiata – che il Tribunale di Pescara ha disposto l’archiviazione della denuncia che Casa Pound aveva sporto ai danni di Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, www.animalisti.it, allora Capogruppo dei Verdi al Consiglio Regionale dell’Abruzzo.
Nel 2012 il partito dei Verdi fu accusato di un legame con i fascisti e CasaPound.
Doverosa, nei confronti degli elettori e dei cittadini tutti, in nome della chiarezza e della verità dei fatti, la risposta a mezzo stampa di Walter Caporale: “I Verdi si dissociano da chiunque inneggia al fascismo, a Casa Pound, alla discriminazione, alla sopraffazione e al razzismo. Abbiamo effettuato un’approfondita ricerca nelle liste a sostegno di Giorgio De Matteis: ebbene, c’è un solo candidato nella Lista Prospettiva 2022 che inneggia ai valori di Casa Pound, alla violenza e alle sassaiole. Noi ci dissociamo totalmente da questo singolo e isolato candidato poiché crediamo che alla base della democrazia e delle elezioni vi siano il rispetto reciproco, il confronto serrato, ma civile e solo verbale, che mai può degenerare in inni al fascismo o alla violenza”.
Ebbene, per questa presa di posizione e per aver espresso con forza e senza paura i valori in cui crede fermamente, l’allora Capogruppo dei Verdi fu denunciato da Casa Pound. Il Tribunale ha finalmente disposto l’archiviazione perché “il fatto non costituisce reato”.
L’avvocato che ha seguito il caso, Michele Pezone: “Non possiamo che rallegrarci per la decisione del GIP di Pescara che, ancora una volta, ha confermato che viviamo in uno Stato di diritto ove è consentita la critica politica, anche quando prende forma con parole sprezzanti, purché – come accaduto per le dichiarazioni di Walter Caporale – non si travalchi il limite della correttezza del linguaggio, ed in più vi sia la veridicità dei fatti ed un interesse pubblico all’informazione, la quale è indispensabile per stimolare un dibattito consapevole e consentire la partecipazione dei cittadini alla vita democratica”.
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