Arrivano 10 milioni di euro, da usare nel biennio 2021/2022, destinati agli enti locali con i conti in rosso per mettere a norma i canili.
“Si tratta di un primo passo, anche se non sono fondi adeguati a sanare la piaga del randagismo. Apprezziamo però che per l’erogazione dei contributi si terrà conto della percentuale di cani adottati rispetto al numero degli entrati nell’anno precedente alla presentazione della domanda.
I canili non devono essere prigioni in cui gli animali diventano fonte di lucro, ma luoghi di passaggio che conducano ad adozioni consapevoli”, dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani.
I fondi saranno così ripartiti:
per il 2021, 4.000.000 di euro per gli di interventi di messa a norma dei rifugi già esistenti; 1.000.000 di euro per la progettazione e costruzione di nuovi rifugi, nel rispetto dei requisiti previsti dalle normative regionali vigenti in materia;
per il 2022, 5.000.000 di euro per la progettazione e costruzione di nuovi rifugi.
Gli enti locali, per assicurarsi il finanziamento, dovranno rispondere all’avviso pubblico contenuto nel decreto entro e non oltre il 23 giugno prossimo.
I fondi dovranno essere destinati alla realizzazione d’interventi per la messa a norma dei rifugi esistenti o per la progettazione e costruzione di nuovi rifugi, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa regionale in materia.
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