DUE INCURSIONI NELLA NOTTE, IN UN GATTILE E IN UN MAGAZZINO: ANIMALI TORTURATI PER IL MERO GUSTO DI UCCIDERE!
Roma, 6 settembre 2016 – C’è chi uccide gli animali per divertirsi e celebra il suo gesto sui social, e poi ci sono i “vigliacchi della notte”: assassini che si intromettono furtivamente in alcune strutture e massacrano povere anime a quattro zampe senza alcun motivo, se non quello di sfogare le proprie frustrazioni!
A San Giorgio delle Pertiche (Padova) e a Follonica (Grosseto) sono andati in scena due episodi simili per la dinamica e, purtroppo, per l’esito: nel paesino veneto un’azienda ospitava nel proprio magazzino due cagne, Susy e Bella. Durante la notte dei ladri si sono introdotti nella struttura: una delle due cagne, Susy, li ha colti sul fatto, ma è stata “punita” dai balordi che l’hanno finita a colpi di mazza! Bella fortunatamente è riuscita a fuggire. Ancora più sconcertante è scoprire che i ladri non hanno nemmeno rubato nulla nel magazzino: la loro ha finito per essere una mera spedizione punitiva contro i cani!
Un fatto analogo si è consumato a Follonica: sempre di notte, una persona di è introdotta in un gattile massacrando con una mazza una gatta di nome Ivana, e provocando la fuga di un’altra decina di mici. La proprietaria del gattile si è resa conto dell’accaduto la mattina seguente, quando ha visto Ivana in un lago di sangue, e in lacrime ha denunciato l’accaduto.
Il comune denominatore di queste azioni è la violenza gratuita: si uccide l’animale per mero sadismo! Non si tratta nemmeno di ladri, ma di assassini seriali che organizzano mattanze contro povere bestiole, torturatori della notte in stile “Arancia Meccanica”!
È ora di finirla e di prendere delle contromisure. Il 2 agosto gli Onorevoli del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini e Vittorio Ferraresi hanno presentato alla Camera una proposta di Legge per l’inasprimento delle pene per i reati a danno degli animali. Si tratta di una battaglia che Animalisti Italiani Onlus porta avanti ormai da anni.
“La recrudescenza delle azioni violente a cui assistiamo in questi giorni – ha detto Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani Onlus – rende estremamente urgente la discussione e l’approvazione della proposta di legge. Finché non esisterà certezza della pena non potrà svilupparsi una cultura della legalità e del rispetto di tutte le forme di vita!”
Nel nostro Paese infatti – secondo la Legge 189 del 2004 che integra la 727 del Codice Penale – il reato di maltrattamento prevede da 3 a 18 mesi di carcere O un’ammenda pecuniaria (da 5.000 euro a 30.000 euro), che però esclude di fatto l’arresto con il patteggiamento e una serie di cavilli, mentre in altre nazioni europee come Francia, Germania, Svizzera e Svezia, il carcere va ad aggiungersi all’ammenda.
Animalisti Italiani Onlus ha lanciato da tempo una petizione (http://bit.ly/1QZpgPm) chiedendo che l’arresto non possa essere commutato in pena pecuniaria, e che vengano attivati inoltre percorsi rieducativi per chi commette queste violenze, ad esempio in canili o altre strutture nelle quali possano sviluppare un senso di empatia con gli esseri viventi che hanno barbaramente maltrattato.
“Firmiamo tutti la petizione e attiviamoci affinché certe violenze non restino impunite – ha concluso Caporale – A chi uccide gli animali per divertimento rispondiamo con le nostre, di armi: non mazze ferrate e bastoni, bensì cultura della legalità, tutela di chi non ha voce, attivismo sociale! È una battaglia che possiamo vincere!”
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