Romina Power è la testimonial della Campagna dell’Associazione “Animalisti Italiani Onlus” per la salvezza degli animali da pelliccia.
Con lo slogan: “SCOPRITI ANIMALISTA….DICIAMO NO ALLE PELLICCE”, l’iniziativa è stata presentata giovedì 11 Novembre a Roma dall’Associazione “Animalisti Italiani Onlus” insieme a Romina Power, giunta dagli Stati Uniti per questa importante iniziativa sociale, ed a numerosi amici e personaggi del mondo dello spettacolo.
“Dopo aver visto i terribili filmati sulle modalità di allevamento ed uccisione di cani, gatti, visoni e volpi in Europa ma soprattutto in Cina per trasformarli in pellicce o in risvolti per le nostre giacche e souvenir, ho deciso di impegnarmi in prima persona per cercare di salvare quanti più animali possibile dalla sofferenza e dalla crudeltà” – dichiara una entusiasta Romina Power –“Insieme all’Associazione Animalisti Italiani Onlus abbiamo realizzato uno spot per le tv e le radio, ma anche manifesti, depliant, adesivi ed una raccolta di firme – che possono essere scaricati dal sito www.animalisti.it o richiesti allo 0872.41.301 – per invitare le donne italiane – ma anche gli uomini – a riflettere e a rinunciare a comprare sia le pellicce sia i giacconi, i cappotti con quel soffice pellicciotto che spesso non è altro che un cane o un gatto torturato ed ucciso in maniera crudele per la nostra vanità”.
“Ogni anno” – dichiara Walter Caporale, Presidente dell’Associazione “Animalisti Italiani Onlus”, autore di numerosi blitz e denunce contro allevamenti di animali da pelliccia e canili lager, (in diverse occasioni volontari e troupe di Striscia La Notizia e della RAI furono aggrediti dagli allevatori, i filmati vengono ancora oggi spesso riproposti da Striscia La Notizia per la violenza e la crudezza) – “milioni di visoni, ermellini, volpi, zibellini, cani, gatti vengono uccisi per produrre pellicce o inserti e risvolti per giacconi, guanti, cappelli, doposci, cappotti, giacche.
Nel 2007 l’Europa, con il Regolamento 1523/07, ha vietato l’importazione e la commercializzazione delle pellicce di cane e gatto in tutti i Paesi appartenenti all’UE (che l’Italia aveva già vietato dal 2004 con la Legge n. 189). Ma milioni di pelli di cane e gatto continuano ad entrare illegalmente nel nostro Paese ed in Europa, dalla Cina in particolare, a causa dell’assenza di controlli.
Per questo motivo l’Associazione “Animalisti Italiani Onlus” ha lanciato una raccolta di firme affinché si individui un’etichettatura che provveda ad indicare correttamente ed in modo inequivocabile, senza l’utilizzo di sinonimi, l’animale utilizzato per realizzare o rifinire il capo di abbigliamento o l’accessorio di moda in pelliccia.
La petizione può essere scaricata dal sito www.animalisti.it “.
Associazione “Animalisti Italiani Onlus” – www.animalisti.it – facebook: “Animalisti Italiani Onlus” – 0872.41301 – 338.394.1298 – 328.20.63.876 – 329.66.99.009 – ufficiostampa@animalisti.it – segreteria@animalisti.it –
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