Orrore a Reggio Calabria: 2 giovani cagnoline libere sono state legate tra loro con un cappio e trascinate con un’auto fino alla morte di una delle due. L’altra, nonostante tutto, è ancora viva.
Sono al momento ignoti i colpevoli, come rende noto il rifugio gestito dall’associazione Anime Randagie di Bovalino che le aveva accudite fino al giorno precedente all’aggressione e che doveva accoglierle.
Dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus: “I reati contro gli animali si registrano quotidianamente. La violenza prende di mira sempre gli esseri più fragili: gli animali, ad esempio. Studi scientifici confermano che esiste una correlazione tra abusi domestici e maltrattamenti agli amici a quattrozampe. Le istituzioni, oltre le associazioni animaliste, devono sempre più essere sentinelle sul territorio, saper intercettare i segnali. Da tempo ci battiamo per chiedere al Governo pene più severe e la detenzione in carcere per reati di questo genere“.
Possiamo aiutare i nostri fratelli animali anche firmando la petizione presente sul sito www.animalisti.it/petizione