L’atroce uccisione di una nutria nel cuore di Orzinuovi, in provincia di Brescia, registrata in un video ora virale sul web, mostra un individuo che brutalmente attacca e uccide l’innocente animale in piena luce del giorno.
L’associazione Animalisti Italiani denuncerà il colpevole.
I versi strazianti del roditore hanno attirato alcuni passanti che hanno immortalato la cruenta e impressionante scena: un uomo, camicia bianca, tuta mimetica e cappellino verde acqua, tira un calcio e poi una bastonata in testa alla povera nutria. Seguono una serie di calci, sempre in testa, ancora più violenti e fatali. L’animale stramazzato al suolo, privo di vita, viene raccolto come spazzatura e portato via dall’uomo che l’ha massacrato.
La scena si è svolta durante il mercato del venerdì in piazza Vittorio Emanuele II, davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta. Nonostante le urla di sgomento dei presenti, nessuno è riuscito a impedire questo atto di violenza inaspettato e crudele. L’aggressore, ignaro di essere ripreso, si è allontanato indisturbato.
GUARDA IL VIDEO – ATTENZIONE IMMAGINI VIOLENTE
Afferma il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale: “Sul come una nutria possa essere finita a scorrazzare liberamente nel punto più centrale del paese, nel momento di massimo affollamento settimanale, per il momento aleggiano punti di domanda ancora irrisolti e chi di competenza dovrà fare chiarezza a riguardo. Ma a questo punto conta poco perché purtroppo resta il fatto, che si commenta da solo. Siamo dinanzi all’ennesimo reato contro un animale che resterà impunito visto che nessuno in Italia va in galera per questa fattispecie di reato. Solitamente chi uccide animali non sconta un giorno di carcere, ottenendo la messa alla prova ovvero i lavori socialmente utili. Bisogna assicurare al carcere questi delinquenti e far sì che ci rimangano. Se volete sostenere l’inasprimento delle pene potete firmare la nostra petizione sul sito www.animalisti.it”.
La violazione degli articoli 544 bis e 544 ter del Codice Penale comportano la reclusione fino a due anni e multe fino a 45000 euro per chi maltratta e uccide gli animali. Proprio al fine di innalzare ulteriormente il livello di tutela penale rispetto a questi delitti ed assicurare i colpevoli alla giustizia, sono state presentate numerose proposte di legge in Parlamento, tra le quali si segnalano la n. 308 e la n. 3005. Tali proposte prevedono modifiche al codice penale e al codice di procedura penale individuando come bene giuridico tutelato non solo il sentimento per gli animali, ma gli animali come esseri senzienti dotati di un valore in sé e incidono sul trattamento sanzionatorio prevedendo aumenti di pena proprio per poter adeguatamente tutelare i fratelli animali.
Le nutrie sono oggetto di piani di controllo a causa dei danni agli argini dei corsi d’acqua, ma devono essere gestite in modo conforme al Regolamento Europeo 1143/2014 per evitare stress e dolore agli animali.
Chiediamo alle autorità competenti di indagare su quanto accaduto e assicurare che l’aggressore sia punito per il suo comportamento inaccettabile. Inoltre, incoraggiamo una maggiore sensibilizzazione sul rispetto e la protezione di tutte le creature che condividono il nostro pianeta.
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La nutria, appartiene alla famiglia dei roditori, è una creatura originaria del Sud e Centro America, ma si è diffusa in Italia in seguito all’introduzione per scopi di pellicceria. La sua abilità di adattamento, alto tasso riproduttivo e resistenza fisica hanno portato all’insediamento in diverse aree dell’Europa, causando impatti ambientali significativi. In Lombardia e in alcune parti del Bresciano, le nutrie sono considerate un problema e oggetto di campagne di eradicazione.
Quando il mercato di pellicce entrò in crisi le aziende chiusero e li liberarono in natura, ignorando la determinazione e la capacità di adattamento delle nutrie che colonizzarono diversi ambienti naturali. Attualmente la nutria è molto diffusa nel centro e nord Italia, ed è anche presente, seppur in numero limitato, nell’Italia meridionale e nelle isole.
A causa della sua voracità che minaccia, oltre alla fauna acquatica, anche colture di barbabietole da zucchero, mais, patate e altre colture, la nutria è diventata in alcune zone un animale scomodo. Tuttavia, nonostante i danni che possono causare alle coltivazioni e all’ambiente, non giustifica in alcun modo l’uccisione brutale di questi animali. Il benessere degli animali deve essere una priorità, e gli atti di crudeltà non possono essere tollerati.
Tra le accuse mosse alla nutria, anche quella di essere veicolo di contagio, dopo che alcuni esemplari sono stati trovati positivi al virus della leptospirosi. Tuttavia – dicono gli esperti del ministero dell’Ambiente – il suo ruolo epidemiologico quale diffusore ambientale dell’infezione risulta solo secondario ed occasionale.