È con profonda tristezza e indignazione che l’Associazione Animalisti Italiani annuncia la tragica morte di Bambotto, il cervo amato dalla comunità di Pecol, frazione di San Tomaso Agordino, nel Bellunese. È stato ucciso da un colpo di fucile sparato da un cacciatore di soli 23 anni.
Il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, ha espresso il suo sdegno affermando: “L’uccisione di Bambotto è un atto inaccettabile. La caccia è violenza intollerabile, e da quando il governo ha approvato l’emendamento ‘caccia selvaggia,’ abbiamo assistito a una progressiva erosione delle norme di tutela della fauna selvatica.”
Donatella Zemboli, un’abitante di Pecol, è stata la prima a comunicare quanto accaduto a Bambotto. Nel suo post sui social, ha condiviso la storia del cervo: “Questo era Bambotto. Era nato 7 anni fa a Pecol, e da subito la sua mamma Minerva lo aveva portato sullo zerbino di Giorgio, affidandolo a noi abitanti. Da allora è diventato il nostro amatissimo cervo. Ho scritto ‘era’ perché Bambotto è morto. Ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un’impresa e invece si è solo marchiato a vita come un poveraccio che ha sparato a un animale che ti mangiava dalle mani e si faceva coccolare fino ad addormentarsi tranquillo.”
L’Associazione Animalisti Italiani condanna con fermezza l’uccisione di Bambotto.
Walter Caporale ha sottolineato: “Abbiamo scritto al Sindaco Moreno De Val affinché abbia il coraggio di schierarsi pubblicamente contro questo atto deplorevole. Chiediamo che venga realizzata una statua in ricordo di Bambotto. La caccia selvaggia è diventata una minaccia per la fauna selvatica e per la sicurezza delle comunità. Il tragico episodio dimostra che gli animali sono vittime di una violenza che va fermata. Quel cacciatore ha ucciso per divertimento un animale che da anni era entrato a far parte di una comunità umana, che lo aveva accolto riconoscendolo nella sua unicità individuale.”
L’uccisione di Bambotto mette in luce una volta di più l’urgente necessità di rivedere le politiche sulla caccia in Italia. A gennaio 2023, il Governo ha approvato l’emendamento “caccia selvaggia,” che ha consentito una vera e propria deregulation venatoria, concedendo maggiori libertà di azione ai cacciatori. Il 16 settembre a Trento, l’Associazione Animalisti Italiani ha partecipato alla manifestazione nazionale contro la caccia: bisogna relegarla a quell’insieme di barbarie in ricordo di un passato fatto di sopraffazione nei confronti dei più indifesi.
La morte di Bambotto rimarrà un simbolo della lotta dell’Associazione Animalisti Italiani per porre fine alla caccia e garantire la protezione della fauna selvatica in Italia.
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Invitiamo tutti i cittadini a scrivere una lettera al Sindaco De Val.
In calce il FAC-SIMILE DELL’EMAIL da inviare a: segreteria.santomaso@agordino.bl.it
Gentilissimo Sindaco De Val,
mi rivolgo a Lei in qualità di cittadino profondamente addolorato per la tragica morte del caro cervo Bambotto, amato dagli abitanti di Pecol che Lei rappresenta. La sua uccisione, perpetrata da un cacciatore, ha scosso non solo la comunità locale ma ha suscitato una generale indignazione in tutta Italia.
In primo luogo desidero chiederLe di condannare pubblicamente l’accaduto e di schierarsi a favore della tutela degli animali. Voglio chiedere formalmente che il Comune di Pecol realizzi una statua commemorativa in onore di Bambotto, da posizionare in un luogo pubblico della cittadina da Lei amministrata. Questa statua servirà non solo come omaggio al cervo, mascotte del territorio, ma anche come costante promemoria del valore della vita animale e della necessità di proteggere le creature che condividono il nostro ambiente. Sono sicuro che questa iniziativa rafforzerà il senso di comunità tra i nostri cittadini e promuoverà la sensibilizzazione verso la causa degli animali.
La morte di Bambotto ha toccato il cuore di molti di noi, dimostrando l’importanza delle relazioni tra esseri umani e animali. Ora più che mai, è essenziale che Pecol mostri il suo sostegno a questa causa e si erga come un esempio di impegno per il benessere degli animali.
Sono fiducioso che il vostro Comune prenderà in seria considerazione queste proposte e agirà per garantire che Bambotto riceva la giustizia che merita e che la sua memoria venga onorata in maniera adeguata. La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare a questa lettera e per l’impegno che so metterà nella protezione della vita animale.
[Nome e Cognome]